I gatti secondo Giovanna Durì: un mantra di serenità ed eleganza
Gli amici pelosi domestici dell’artista illustratrice sono protagonisti, assieme ad altri divi a quattro zampe, della mostra “Gatti ed altri felini” allestita fino al 31 gennaio nella fascinosa Galleria dell’Incisione a Brescia
È un mantra di serenità ed eleganza, di sano egocentrismo con particelle di egoismo, di fusa e distaccata sufficienza, che lega da sempre il gatto e gli umani, meglio se artisti. Parlando di Udine come con ricordare la presenza del bel micio bianco e nero nello studio del pittore Giorgio Celiberti e il soriano accanto alla tastiera dello scrittore Paolo Maurensig. Friulani di rango spesso ritratti accanto ai loro compagni felini, protagonisti di opere e complici di creatività.
Ma la storia mondiale dell’arte è ricca di personaggi amanti del fascino di questo animale: volando attraverso i secoli da Petrarca a Bukowski, da Picasso a Klimt, da Calvino a Poe e Sepulveda. Sono solo qualche esempio dei tanti narrati.
Gli amici pelosi domestici dell’artista illustratrice Giovanna Durì sono protagonisti, assieme ad altri divi a quattro zampe e un orso in versione babbo Natale di Lorenzo Mattotti, della mostra “Gatti ed altri felini” allestita fino al 31 gennaio nella fascinosa Galleria dell’Incisione di via via Bezzecca 4 a Brescia.
Un’esposizione articolata in un percorso di 80 opere, ventaglio di tecniche e linguaggi diversi per stile, aree geografiche e periodi storici. Dal Giappone del XIX secolo al contemporaneo, alla sezione monografica dedicata alle illustrazioni dell'ultimo libro di Franco Matticchio intitolato “Gli artistogatti” (Vànvere Edizioni).
Una mostra divertente e sorprendente, curata nell’allestimento sobrio ed elegante, cifra delle padrone di casa Chiara e Caterina Fasser assieme alla qualità delle opere scelte. La selezione include infatti incisioni, disegni, acquerelli, olii, fotografie e sculture.
Un’esposizione nella città felina per eccellenza: Brescia “Leonessa d’Italia”. Giovanna Durì, autrice poliedrica e illustratrice animalista di grande successo, ha scelto di essere in mostra con tre opere di forte impatto emotivo: un delizioso acquerello colorato che propone un micio dallo sguardo dolce e furbo verso l’umano che, nella seconda opera, si esibisce in una delle azioni predilette della specie, il relax favorito dal tipico stiramento gattesco.
Di altra impronta il terzo lavoro che ritrae di spalle il soggetto, un acrilico su carta e grafite. Doppia la sua possibile interpretazione: potrebbe essere sia l’osservazione di quanto accade fuori nel giardino, dove un uccellino sosta, sia lo studio prima della caccia al volatile. La risposta a chi guarda! Tanti e importanti gli artisti presenti nella collettiva: Tsuguharu Foujita (1886 – 1968) pittore giapponese naturalizzato francese, maestro della Scuola di Parigi, virtuoso della tecnica ad inchiostro che prediligeva la linea stilizzata rispetto al volume.
Il fotografo siciliano Ferdinando Scianna nel suo scatto in bianco e nero sceglie un soggetto di spalle incorniciato in forme da quinta teatrale. C’è tutta la potenza muscolare del grande felino nelle tigri del pittore e scultore comasco Velasco Vitali.
Doppio il filo che lega Udine e Brescia attraverso le figure di Giovanna Durì, udinese doc che nella città lombarda ha vissuto e lavorato, e Lorenzo Mattotti che nella città longobarda di re Desiderio è nato per poi trasferirsi in Friuli. Mattotti, che da anni vive a Parigi, ha mantenuto forti legami con le terre a nordest: suo il manifesto simbolo di Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della Cultura di prossima apertura.
Manca infatti poco alla tanto attesa data dell’8 febbraio, apertura ufficiale dell’anno magico, concentrato di tanti e importanti eventi fra le due nazioni Italia e Slovenia, raccontato dai suoi inconfondibili colori e due figure di uomo e donna che si incontrano su un ponte a scavalco di un fiume fra due terre.
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