Formidabile Aznavour, una sera a Palmanova sarà l’unica data in Italia

Lo chansonnier in piazza il 23 giugno. Il colpo grosso di Tramontin. Il sindaco Martines: «Ogni anno 20 mila visitatori e il ritmo cresce»

PALMANOVA. Era un sogno di Loris Tramontin, manager di Azalea. Organizzare il concerto di Charles Aznavour proprio in Friuli Venezia Giulia. Un modo di coronare trent’anni di carriera che l’avevano visto portare all’Arena di Verona, quando aveva appena costituito la società, Frank Sinatra.

Dopo aver battagliato qualche mese, Tramontin ha fatto diventare realtà il suo sogno e così, sabato 23 giugno, unica data in Italia e nell’Europa dell’Est, a Palmanova, potremo ascoltare gli indimenticabili successi del cantautore francese (ore 21.30).

Concerto organizzato da Zenit srl, in collaborazione con la Regione Fvg, il Comune di Palmanova, l’Agenzia PromoTurismo Fvg e la Mitteleuropa Orchestra e, a partire dalle 10 di questa mattina, si potranno comprare i biglietti sul consueto circuito di Ticketone e su quelli esteri di Oeticket ed Eventim (info e punti vendita su azalea.it).

Un evento sicuramente prestigioso che si inserisce all’interno di tutte quelle manifestazioni messe a punto dal Comune di Palmanova per enfatizzare il riconoscimento della città stellata come Patrimonio dell’Umanità Unesco assieme a Bergamo, Peschiera del Garda, Sebenico, Zara e Cattaro che compaiono tutte sotto il titolo di “Opere di difesa veneziane tra il XVI e XVII secolo: Stato da terra, Stato da mare occidentale”.

Aznavour non ha bisogno di presentazioni, «un signore che canta ancora magnificamente» ha sottolineato ieri mattina in conferenza stampa, Mauro Maur, presidente della Mitteleuropa Orchestra «e con il quale ho lavorato. Aznavour è un artista unico.

So che porterà i suoi musicisti per la parte ritmica, ma noi gli daremo tutta l’orchestra. Saprà sicuramente creare un binomio straordinario. La nostra orchestra è bravissima e spero che vengano altre star con cui i nostri musicisti possano lavorare. Mi auguro che in Piazza Grande ci siano non quattromila, ma cinquemila persone ad applaudirlo».

Ricordiamo soltanto che Aznavour ha iniziato la sua carriera a nove anni, scoperto da Edith Piaf, ha firmato canzoni che hanno fatto epoca, come “L’Istrione”, “For Me Formidable”, “Sur Ma Vie”, vendendo oltre 300 milioni di dischi e cantando in sette lingue. Occasione, quindi, irripetibile, questa di Palmanova, per vederlo e ascoltarlo dal vivo.

Non solo musica, ma anche solidarietà. Infatti, per ogni biglietto venduto, saranno devoluti due euro a favore della onlus Le Petite Port che sostiene il reparto di pediatria dell’Ospedale Civile Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Il primario Roberto Dall’Amico, anima di questa onlus ha così colto l’occasione della presentazione, sottolineando la solidarietà del territorio, ma anche chiedendo aiuto ai politici per poter creare progetti umanitari di un certo spessore.

Si diceva dell’appuntamento prestigioso questo con Aznavour, che rientra in una serie di iniziative legate al riconoscimento dato a Palmanova dall’Unesco.

«Lo scorso 18 dicembre - ha esordito il sindaco, Francesco Martines - abbiamo inaugurato alla Polveriera Napoleonica questa mostra di icone russe. Ha già registrato 5 mila presenze e abbiamo intenzione di prorogarla fino alla fine di febbraio. Il 5 gennaio abbiamo organizzato “Sinfonia per l’Unesco” con la Mitteleuropa Orchestra diretta da Nicola Valentini e stiamo lavorando a un progetto assieme alle altre città coronate dall’Unesco sul turismo scolastico finanziato dal nostro Ministero, sensibile ai progetti condivisi».

«Questo riconoscimento - ha ripreso - ci ha reso consapevoli di avere e possedere un patrimonio inestimabile, ma ha anche dato un input ulteriore all’economia: riceviamo infatti 20 mila visitatori l’anno e il numero sta crescendo».Dal canto suo, il vicepresidente della regione, Sergio Bolzonello non ha potuto che esprimere orgoglio «per un territorio capace di ospitare al meglio» e ha assicurato che «quest’estate sarà migliore di quella precedente».

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