Il Mondo fuori a Cormons per raccontare il confine tra il passato e il futuro
Ritorna dal 20 al 22 novembre il festival dell’informazione: tra gli ospieti Dario Fabbri, Lucia Goracci e Raoul Pupo

Cormons torna ad essere il punto di riferimento dell’informazione con la III edizione del Festival “Il Mondo fuori” in programma dal 20 al 22 novembre. L’evento si propone di aprire una finestra sul mondo e l’attualità per cogliere e osservare quello che accade e contribuire a far crescere tra le persone una coscienza civile e sociale.
Il tema del Festival Il Mondo fuori, nell’anno in cui si celebra Gorizia-Nova Gorica Capitale europea della cultura, è dedicato al confine e se ne parlerà attraverso il giornalismo, i racconti di guerra, l’arte contemporanea, la musica, i temi d’attualità, la vita quotidiana, la sostenibilità ambientale e le tradizioni enogastronomiche. Tanti gli ospiti di spicco che animeranno i tre giorni del Festival: tra i più attesi Dario Fabbri, Lucia Goracci, Angelo Floramo e Raoul Pupo.
Il Festival 2025 si intitola “Raccontare il confine. Storie e immagini tra passato, presente e futuro” ed è stato presentato ieri mattina a Cormons nella sala di rappresentanza di Palazzo Locatelli. Sono intervenuti il sindaco di Cormons, Roberto Felcaro, l’assessore alla Cultura, Anna Bortolotti, il direttore artistico del Festival, Luana De Francisco, il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Fvg, Furio Baldassi, il consulente artistico, Ivan Crico.
Il sindaco Felcaro ha sottolineato che tre anni fa quando il Festival era stato lanciato per la prima volta rappresentava una scommessa e ora con la terza edizione questo appuntamento ha sempre più rilievo nel mondo dell’informazione. Per l’assessore Bortolotti il tema del confine è profondamente legato al nostro territorio e ha segnato la sua storia. Il confine con il tempo si è trasformato e oggi non è più sinonimo di separazione ma occasione di confronto e di opportunità. Il presidente Baldassi ha sottolineato che in passato il confine è stato luogo di guerra e contrasti, ormai superati. Oggi c’è una collaborazione e un dialogo transfrontaliero testimoniato anche da questo Festival. Per il direttore artistico Luana de Francisco l’obiettivo di “Il Mondo fuori” è quello di offrire occasioni di incontro e confronto grazie a un tema che abbraccia passato presente e futuro.
Il sipario sul Festival si alzerà giovedì 20 alle 18. 30 al Museo Civico del Territorio con l’inaugurazione della mostra “Limina-Borders, Confini, Grenzen, Meje, Confinz” per la consulenza artistica di Ivan Crico e con la collaborazione dell’associazione “QuiAltrove” e dell’Erpac Fvg” . «Abbiamo abbinato l’arte a questo Festival – ha sottolineato Crico – chiedendo agli artisti di esprimersi sul concetto di confine e avremo una vasta panoramica sul pensiero artistico contemporaneo» . A seguire alle 20.30 in sala civica si terrà l’incontro “Confini invisibili e popoli divisi: cambiamenti e prospettive” . Interveranno l’analista geoplitico Dario Fabbri e l’inviata di guerra della Rai, Lucia Goracci.
Venerdì 21 dalle 9.30 alle 10.30 al Teatro comunale l’incontro “Il Confine con le scuole tra workshop e letteratura a cura di Mara Fella. Seguirà la presentazione del libro “Storia di una linea bianca “di Alessandro Cattunar. Alle 17.30 presso la Cantina” Polje” l’incontro “Ecosistemi di confine: dall’eco minimalismo alla gestione sostenibile delle foreste” con la partecipazione di Elisa Nicoli e Giorgio Alberti. Alle 20.30 in sala civica l’incontro “Memorie di confine: testimonianze di una vita transfrontaliera” con Raoul Pupo, Angelo Floramo e Igor Komel. Sabato 22, alle 11 presso l’azienda agricola “Magnas” il concerto musicale “La musica oltre i confini– Jazz e Taste “con l’esibizione del “Teo Collori Trio” . Alle 17 in sala di rappresentanza del Comune l’appuntamento è con “Cucina di confine: saperi e sapori di Chef” con la partecipazione degli chef Fares Issa e Kevin Gaddi; alle 20.30 in sala civica lo spettacolo “Una vita spericolata “a cura di dell’Associazione culturale “Adelinquere “, dedicato al leggendario fotoreporter americno Robert Capa.
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