Fagagna, gli "orizzonti verticali" del rapper Doro Gjat sulle orme di Pasolini

Il popolare musicista friulano in scena giovedì 18 ottobre. Dialoghi, poesie e hip hop con versi di Cappello e Tavan

FAGAGNA. La parola orizzonte porta dentro di sé un’idea di infinito. A questo dovevano pensare i tipi di LeggerMente quando hanno ideato lo spettacolo Orizzonti verticali. All’assenza di limiti. Il nome di questa nuova produzione, in collaborazione con Puntozero, evocherà di certo ai più attenti qualcosa di già noto.

Benché qui si tratti di uno spettacolo vero e proprio, il titolo è infatti preso in prestito dall’ultimo album del rapper tolmezzino Doro Gjat che, insieme a Paolo Patui, ha pensato a come trasformarlo in qualcosa “di più”. In “Orizzonti Verticali”, che debutterà a Fagagna in sala Vittoria giovedì 18, alle 21, musica, immagini, poesie, dialoghi si fonderanno per dichiarare come le radici culturali di una terra non devono inaridirsi, ma piuttosto, innestare nuove idee.

«Dire che sono onorato di far parte di questo progetto è poco – ammette il cantautore carnico – perché la mia musica seguirà il percorso che ha fatto la poesia friulana nel corso del tempo. In questo modo mi sento allineato a quelli che sono stati i grandi esponenti culturali della nostra regione».

Attenzione a non cadere in errore, il giovane cantante non sta affermando di essere il nuovo Pasolini. «Menti come la sua sono inarrivabili,ovvio. Quel che voglio dire è che il concetto su cui si basa la locuzione “orizzonti verticali”, che non intende la verticalità come qualcosa che è difficile da valicare, ma all’interno della quale si possono coltivare i propri talenti e la propria personalità, ricalca il pensiero degli intellettuali come Pasolini».

Quel che succederà sul palco sarà un’interazione tra passato e presente, dove i pensieri illuminati di alcuni grandi rappresentanti della cultura friulana, Pierluigi Cappello, Maurizio Mattiuzza, Pier Paolo Pasolini, Federico Tavan, Davide Maria Turoldo, Leonardo Zanier e Pietro Zorutti, saranno accompagnati dalla musica di Doro Gjat che, durante lo spettacolo, dialogherà con Angelo Floramo, abile sarto letterato capace di cucire riflessioni e sorrisi.

A leggere le poesie degli autori sarà lo stesso Floramo insieme alla voce di Carlotta Del Bianco. «All’inizio – ammette il trentacinquenne Luca Dorotea, in arte Doro Gjat – mi sono molto umilmente sentito fuori contesto e poi, parlandone con Paolo Patui ho capito di potermi legittimamente sentire figlio di quel sistema che fa sì che il libero pensiero, quello indipendente dei grandi intellettuali che porteremo sul palco, è possibile anche nella nostra regione».

Sul palco di Fagagna andrà in scena una lucida e struggente testimonianza di come si possa guardare anche al Friuli come a una terra dagli orizzonti illimitati, capace di trasformare la verticalità degli ostacoli in un’occasione di slancio verso il futuro.

«La nostra ambizione è quella di far capire quello che il Friuli può produrre, essere veicolo per formare la mente dei friulani. «Io penso – conclude Doro Gjat – di essere una piccola testimonianza di come questa regione possa ancora dare vita a una certa apertura artistica, visto che farò un’esibizione in acustico, fatto non banale per un rapper».

Prossimi appuntamenti di “Orizzonti Verticali”venerdì 19 ottobre al teatro Lavaroni di Artegna, venerdì 9 novembre a Comeglians, domenica 2 dicembre a San Vito al Tagliamento, sabato 29 gennaio a San Daniele, domenica 30 gennaio e Pordenone.


 

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