Fabio Canino: «La mia Repubblica Arcobaleno contro stereotipi e bacchettoni»

UDINE. Fabio Canino: Tv, radio, teatro, letteratura. È già schedato nel divertente "Catalogo dei viventi" di Giorgio Dell’Arti. Aggiorniamo la biografia?
Sono due anni che comincio a prevedere come vanno le cose. Forse sto invecchiando. Io, con i miei lavori, sono arrivato o troppo presto o troppo tardi. Sempre. Ora ho quasi trovato un equilibrio; mi sono fatto una ragione di come va il mondo.
E come va?.
Malissimo. È gestito dal male, ma il male si alimenta del bene. C’è sempre una parte buona. Ecco, il bene è un po’ come il lievito madre: bisogna avere pazienza. Cresce, cresce, si alimenta da solo, poi esce dal barattolo, e all’improvviso sono tutti felici e contenti.
Come nel suo libro, lievitato in questi giorni: Rainbow Republic (Mondadori).
Racconto un mondo rovesciato: un altro punto di vista, dove con la leggerezza passano le riflessioni piú serie. Rivendico il dovere della superficialità (ride). Invento una Grecia “arcobaleno”, risollevata dal crollo economico, con le donne al governo e gli etero investiti dai cliché gay. Un esempio? Organizzano l’Eteropride. Dai gay sarà etichettato: “la solita pagliacciata”. Il mio è un romanzo distopico. Voglio ribaltare gli stereotipi e far vedere il mondo con altri occhiali.
Rosa?
Tra le pagine ci sono delle serie riflessioni sulla Pink Economy che mi arrivano da studi scelti a riguardo, come quelli di Irene Tinagli, economista.
Perché: le donne sono migliori?
Ovvio. Hanno la fantasia che i maschi etero non hanno. Il coraggio. Gli uomini sono vigliacchi. E soprattutto le donne parlano, e anche se lo fanno in abbondanza, alla fine, tra tutte le parole, ci sono i cammei di quelle giuste. Come chiamarle? Morbide piume di praticità.
Che rapporto ha con la signora Italia, mamma di tutti noi?
Le dico “buongiorno” e “buonasera”. Non mi ritengo piú rappresentato da nessuno. Non sono certo di destra, ho una formazione progressista. Non è snobismo il mio e certo non è un vantaggio. Sono io lo strano che non va bene, nell’imbarazzo di non trovarmi mai d’accordo con nessuno di quelli al potere.
Proprio nessuno, nessuno?
Amo tantissimo l’Italia, meno gli italiani. Ultimamente mi piace Pierfrancesco Majorino; spero futuro sindaco di Milano; e udite, udite, ciò che ha dichiarato Sandro Bondi in Senato pochi giorni fa quando, a proposito del ddl Cirinnà, lui cattolico convinto, è uscito brillantemente con: “la famiglia è cambiata; purtroppo i sacerdoti non riescono a capirlo”. “La vita reale”, ha aggiunto, “è molto piú ricca e positiva delle ideologie”.
E lei di cosa è convinto a proposito del disegno di legge sulle unioni civili?
Siamo in Europa, nasciamo da lí e sicuramente ci adegueremo allo standard di civiltà europeo, siamo il fanalino di coda. Non sarà certo la legge migliore, ma è piú pericoloso il vuoto legislativo. Leggete la Costituzione, e con attenzione per favore. La Costituzione ha già previsto tutto, ma i politici non lo sanno. Questo mestiere va di moda, dopo i calciatori. Per fare il politico ci vogliono cervello e cuore.
Com’è il cuore di Fabio Canino, romantico giudice di Ballando con le stelle?
Sono ancora teenager, insicuro, a 52 anni. Mi devono dire che mi amano ogni venti minuti per farmi stare bene. Forse ho bisogno di un fidanzato “badante”. L’amore sta messo nei miei confronti come la Banca Etruria al sistema bancario italiano.
Venga in Friuli che le presentiamo qualche amorevole candidato. Siamo conosciuti come esseri solidi. Dei monoliti sentimentali.
In effetti credo che sia arrivato il vostro momento. Mi spiego io ora. Dopo la Puglia, il Salento, il Sud, voi siete la scoperta turistica di questi anni. E anche umanamente: terre fredde con il cuore caldo. Credo che sia giunto il momento di raccontarvi agli altri. E poi a me piace il vostro orgoglio per le radici. Ne abbiamo tutti bisogno.
Di cosa ha bisogno l’Italia urgentemente?
Un mio desiderio è quello che diminuiscano i disoccupati. Il lavoro dà dignità e bellezza. L’Italia è un paese pieno di bellezza. Mi allargo. Quando i bigotti considerano il disegno di legge sulle unioni civili un attacco alla famiglia tradizionale, non capiscono che la felicità intorno a te porta altra felicità. Io voglio essere circondato dalla felicità altrui.
C’è ancora bellezza culturale in televisione?
Guardi, a dirigerla ci sono i soliti nomi. Io ci lavoro e ci vado con il freno a mano. Quando ho creato “Cronache marziane” è stato magico, poi sono entrato nei meccanismi e ho visto cosa c’è dentro. Meglio un programma in meno, per quanto mi riguarda, e una giornata in piú al sole.
… che lei poco gode, conducendo Miracolo italiano alla radio, e poi scrive, e poi pensa, e poi legge, e poi interviene a Ballando con le stelle… e poi il Prodigio divino…
In effetti. Vorrei fare il giro del mondo, ma non sono un’ereditiera americana e non ho due anni a disposizione. Prodigio divino? Un bel progetto, civile. E i vini, Vinocchio e Uvagina, sono ottimi. Con due amici, guardate pure il sito, produciamo vino e i proventi li indirizziamo contro il bullismo omofobico, a esempio. Siamo folli, ci muovono le passioni.
Qual è il primo libro che ha letto?
Favole al telefono di Rodari.
Uno scrittore omosessuale italiano che consiglia?
Aldo Busi. Il suo Seminario sulla gioventú è straordinario.
Un poeta?
Sandro Penna.
Direi che ci troviamo d’accordo su tutto.
Lei è l’esempio. Possiamo essere felici della stessa felicità. Vede, non è difficile, da gay a etero. Ah già, con lei è semplice: è donna.
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