èStoria, asso in più di Gorizia per diventare capitale della cultura

Bumbaca Gorizia 24_05_2019 èStoria Inaugurazione© Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 24_05_2019 èStoria Inaugurazione© Fotografia di Pierluigi Bumbaca

emanuela masseria

Dopo 15 anni, il Festival èStoria appare come una manifestazione ben rodata ma che non abbassa mai la guardia. Ieri, durante l’inaugurazione del festival nella tenda Erodoto, il suo ideatore, Adriano Ossola, ha dato un po’ questa impressione nell’esprimere, in ogni caso, la sua completa soddisfazione per l’andamento dell’iniziativa, portata avanti con costanza in tutti questi anni.

Facendo riferimento al commento del sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, che l’ha definita “ormai un’istituzione”, Ossola ha anche chiarito: «Preferisco che non lo diventi mai perché deve essere un soggetto mobile e flessibile». Detto questo, l’accordo con le istituzioni quest’anno è apparso più sereno del solito. Come sottolineato da diversi rappresentanti dei vari enti sostenitori, la manifestazione, dopo anni di incertezze economiche, finalmente riesce a far coincidere finanziamenti e buona programmazione. Un’impresa non da poco senza fondi adeguati, se si considera la presenza di circa 280 ospiti e quasi 200 incontri, quasi tutti concentrati in questo ultimo fine settimana di maggio.

Al di là dei saluti istituzionali, l’appuntamento inaugurale è iniziato con l’annuncio di un importante riconoscimento giunto dalla prima carica dello Stato, Sergio Mattarella, che conferisce ad èStoria 2019 la medaglia del presidente della Repubblica. Un segno, anche questo, della raggiunta maturità del festival che, come ha aggiunto il sindaco Ziberna «è riuscita a selezionare persone capaci di fare la differenza».

Un esempio di «un pensare alto e di un operare concreto – secondo la presidente della Fondazione Carigo, Roberta Demartin – che negli ultimi due anni ha visto l’ente che rappresenta fare un passo in più e dare un finanziamento che sia coerente con i tempi del festival».

Il presidente della Camera di Commercio della Venezia Giulia, Gianluca Madriz, ha invece riportato l’attenzione sui primordi della rassegna. «All’inizio è stato un azzardo ma anche un’idea brillante. Poi ci sono stati il coraggio di andare avanti e tenere duro per arrivare ogni volta alla costruzione dell’anno successivo. Non un traguardo ma ogni volta una ripartenza».

Molto concreto nel suo intervento poi l’assessore comunale alla Cultura Fabrizio Oreti che ha annunciato un appuntamento che si terrà oggi alle 21.15 in piazza Transalpina, sempre nell’ambito di èStoria. Questa sera i sindaci di Gorizia e Nova Gorica prenderanno un impegno concreto in direzione della candidatura congiunta delle due città per diventare la Capitale europea della cultura nel 2025. Un progetto non nuovo ma che non potrà di certo fare a meno di èStoria. Ieri è intervenuta anche Hélène Renard, responsabile del salone del libro del Rendez vous de l’histoire di Blois, in Francia. Con questa realtà èStoria ha avviato un partenariato e vari scambi culturali che rendono ulteriormente internazionale il profilo dell’evento goriziano, se ce ne fosse il bisogno. —



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