Elena Vesnaver racconta 32 vite di donne “irriverenti”



Si intitola Le irriverenti – I volti femminili della grandi rivoluzioni il nuovo libro di Elena Vesnaver con le illustrazioni curate da Francesco Colafella, in uscita in tutte le librerie dal 27 gennaio edito da Lisciani Libri (108 pagine, 17, 90 euro).

Protagoniste sono 32 donne che nella loro vita hanno dimostrato fierezza e coraggio nelle proprie scelte. Dalle grandi rivoluzioni, alla lotta per l’emancipazione fino alla fiera determinazione di se stesse in ogni aspetto dell’esistenza, della professione, dell’arte e nella società.

«L’idea per questo libro – spiega l’autrice – è arrivata mentre ragionavo su un errore che abbiamo fatto e continuiamo a fare noi donne: siamo convinte che i traguardi raggiunti siano ormai dati di fatto e nessuno ce li può togliere. Invece l’emancipazione e la libertà vanno coltivate giorno per giorno, la ribellione contro gli stereotipi deve essere costante, mai abbassare la guardia, insomma.

E così ho pensato a un libro che raccontasse di donne libere e ribelli, donne che hanno oltrepassato i limiti che la società imponeva e impone, senza paura e senza esitazioni, donne irriverenti che della loro vita hanno fatto una rivoluzione costante. La loro, ma anche la nostra. Sono trentadue donne che si sono create ascoltando soltanto la loro testa, trentadue vie diverse e con un comune denominatore: la libertà, unico valore che meriti il sangue e le lacrime e la fatica. L’unica necessità simile all’aria che si respira».

Tra i nomi delle irriverenti figurano ad esempio, la scrittrice Colette, Odette du Puigaudeau, viaggiatrice e scrittrice che nel 1933 compì uno dei suoi viaggi più memorabili in Mauritania, la scrittrice e giornalista Matilde Sera, prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, candidata al Nobel sei volte, poi, la pittrice impressionista Berthe Morisot, grande artista, amica di Édouard Manet e ancora Coco Chanel, Marlene Dietrich.

Oggi possiamo incontrare donne irriverenti? «Direi di sì. Sono donne come Matilde Hidalgo de Procel o come o come Helen Hulick, donne che semplicemente decidono di essere libere; magari non sono famose come Colette o come Hedy Lamarr o Isadora Duncan, ma perseguono la loro rivoluzione. Pensandoci, ora mi viene in mente Meryl Streep, penso a Kamala Harris, a Violette Leduc, Rossana Rossanda, Lidia Menapace».

Elena Vesnaver, nata a Trieste, scrive romance noir e thriller con numerose sortite anche nella letteratura per i ragazzi. Nel 2005 si aggiudica il terzo posto al concorso “profondo giallo” con La faccia nera della luna e da allora è un susseguirsi di pubblicazioni, premi e riconoscimenti. Nel 2019 è vincitrice del Premio Europa dedicato alle scrittrici che si cimentano nel giallo e noir. Dal 2009 collabora con il settimanale “Confidenze” per il quale scrive novelle, romanzi brevi e a puntate curando la rubrica Passioni fra le righe. —

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