«Ecco com’era il Friuli all’epoca dei dinosauri»

Come poteva apparire l’Italia al tempo dei dinosauri? Quale aspetto avevano? A queste e altre domande cerca di rispondere “Tethyshadros”, Editrice al Segno, il libro di Alberto Magri che apre a nuovi studi e visioni sui dinosauri in Friuli. Verrà presentato mercoledì 15 alle 17.30 nella biblioteca civica di Pordenone dall’autore con la giornalista Anna Turchet e i paleontologi Fabio Marco Dalla Vecchia e Andrea Cau.
«Ho voluto rendere omaggio a una grande passione che mi anima fin dalla tenera età: quella per i dinosauri – spiega l’autore –. Il protagonista è Tethyshadros insularis, un dinosauro erbivoro che visse in un’isola tropicale nell’Oceano Tetide, i cui resti fossili sono stati rinvenuti nell’odierno Carso triestino assieme a quelli di altri numerosi tetisadri e altri animali, e vegetali, di quel tempo». Rispetto ai loro parenti più popolari d’oltreoceano, «i nostri cari estinti connazionali faticano ad andare sotto i riflettori nonostante continuino a spuntare importanti scoperte, pubblicazioni scientifiche, eventi che si occupano di loro».
Il libro, che ha un approccio multidisciplinare, costituisce il primo tassello di un mosaico: «Ho cercato di puntare su un approccio esplorativo, inserendo alcune mie opere: sono tutte ipotesi, suggestioni e studi. Sono grato a Fabio Marco Dalla Vecchia, noto paleontologo, per avermi fatto conoscere cosa sia davvero la paleontologia e cosa voglia dire ricostruire l’aspetto di animali estinti e di paesaggi scomparsi». Racconta degli aspetti scientifici di Tethyshadros e del suo mondo, attraverso i suoi studi pubblicati in prestigiose riviste scientifiche; inoltre, cita le più importanti scoperte sui dinosauri italiani, nonché dei problemi e le sfide che un paleontologo deve affrontare nel suo lavoro.
Andrea Cau, paleontologo e divulgatore, autore del blog Theropoda, racconta il reale significato della paleontologia e cos’è la paleoarte. «Le ricerche e pubblicazioni scientifiche di Dalla Vecchia e di Cau sono in continuo sviluppo e aggiorneranno i contenuti del libro, poiché la scienza non deve fossilizzarsi, ma continuare la sua ricerca della verità».
Il volume è introdotto dai testi di Aldo Colonnello – Circolo culturale Menocchio – e Fulvio Dell’Agnese, storico dell’arte. «Ho chiamato a comparire, con alcune loro opere, i migliori paleoartisti italiani: Marco Auditore, Davide Bonadonna, Fabio Manucci, Fabio Fogliazza, Loana Riboli, Alberto Gennari, Lukas Panzarin e Emiliano Troco. Le foto delle mie opere sono state realizzate da Stefano Ciol, come pure dello scheletro del Tethyshadros, su gentile concessione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e del Museo di storia naturale di Trieste».
Le foto naturalistiche sono di Luciano Gaudenzio, Sergio Vaccher, Roberto Gardonio e Luca Pontel. I naturalisti Mauro Caldana – fondatore dell’Associazione naturalistica cordenonese – e Michele Zanetti – presidente dell’Associazione naturalistica sandonatese – narrano di orme di dinosauro e di altre eredità del passato rintracciabili nelle montagne e nella pianura friulana.
I capitoli finali propongono i contributi di Renzo Zanetti, pioniere della paleoarte in Italia, e Douglas Henderson, paleoartista statunitense, che ha collaborato all’aspetto creativo in Jurassic Park. «Infine, vi racconterò le origini del libro. Dopo due anni di lavoro posso dire di sentirmi fortunato per aver avuto l’opportunità di collaborare con tante persone brillanti. Il mio desiderio è che serva ad aprire gli occhi dei giovani e di tutti coloro che hanno voglia di imparare cose nuove, riempirli di meraviglia e – perché no? – ispirare futuri artisti e paleontologi perché, anche se la mia strada professionale è stata un’altra, dentro di me questa passione per i dinosauri e la vita del passato, in tutte le sue forme, non si è mai estinta». —
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