Doro Gjat, l’hip-hop in due nuovi video

Luca Dorotea, questo è il vero nome, sarà lunedì ospite del Visionario
Di Simone Firmani

Doro Gjat ha 33 anni, una band, i Carnicats, e un album da solista, Vai Fradi, in cui racconta chi è veramente, tra l’orgoglio per la sua terra, la Carnia, e i sogni di un ragazzo nato a Tolmezzo con la passione per l’hip-hop. Luca Dorotea, questo il suo vero nome, non si ferma mai. Lunedì al cinema Visionario di Udine, alle 19.30, presenterà i videoclip di due brani del suo ultimo disco: Il momento è ora (diretto da Breaking Schemes) e Restiviva (diretto da Fabio Tabacchi). Ma poi rilancia, gareggiando con il nuovo brano in friulano Discolce al Suns Europe, festival europeo delle arti performative nelle lingue minoritarie, in programma dall’1 al 3 dicembre al Teatro Giovanni da Udine.

- Dal Friuli alla conquista dell’Europa?

«Quasi (ride). Finito Vai Fradi cercavo nuovi stimoli. Se in quell’album ho parlato molto delle partenze dalla mia terra, in questo caso ho provato a rovesciare la storia, immedesimandomi in una persona che invece sceglie volontariamente il Friuli, o addirittura la Carnia».

- Ci sono poi i nuovi video. Perché due in un colpo solo? «Perché in questi tempi sono fondamentali per far conoscere la propria musica, visto che molte persone la ascoltano da You Tube.

- Il momento è ora. Per fare cosa?

«Ho scritto questa canzone quando mi sono chiesto se la musica è stata solo una passione adolescenziale o se è ciò che voglio veramente fare. Allora ho capito che era il momento di prendere consapevolezza di ciò che so fare bene e di concentrarmi su questo».

- Nel video come racconti questo messaggio?

«L’ho diviso in due. Da una parte c’è la ricostruzione dei critici anni delle superiori vissuti da me e dai miei amici. Dall’altra c’è il luogo in cui sono nato, Tolmezzo, il secondo protagonista del video. Volevo raccontarlo com’è veramente: una realtà ibrida, non abbastanza grande per essere considerata una città, ma nemmeno troppo piccola per essere apprezzata come un paese di montagna. Qui, dove gli stimoli scarseggiano, nascono le idee più interessanti».

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