De Filippo racconta la sua malattia

Finale con “sorpresa” ieri sera, al Verdi di Pordenone, dopo il nuovo debutto dello spettacolo Sogno di una notte di mezza sbornia, in replica oggi alle 16, che ha riportato in scena, dopo oltre tre mesi di riposo forzato, uno dei grandi del teatro italiano, Luca De Filippo e la sua compagnia, impegnati in un altro testo del grande Eduardo.
Sugli applausi, Luca ha chiesto l’attenzione del pubblico e ha voluto raccontare della malattia che lo ha costretto a fermarsi, dopo sole tre repliche dello spettacolo (nei primi giorni di dicembre), l’endocardite batterica; delle cure ha cui ha dovuto sottoporsi e del conseguente intervento di riparazione della valvola mitralica, avvenuto a fine gennaio («alcuni giorni fa la dottoressa che mi ha fatto l’ecografia ha detto che è stato fatto un bel rappezzo!»)
«Ringrazio il teatro per aver voluto questo nuovo spettacolo (De Filippo era infatti atteso a fine gennaio con un altro lavoro di Eduardo, La grande magia) e voi per essere qui. Mi scuso per qualche imprecisione nell’interpretazione (in realtà straordinaria, come sempre, ndr)…oggi era il mio primo giorno di lavoro, dopo tanto tempo. Sono davvero felice di essere arrivato fino in fondo, e proprio qui, in questo bel teatro».
Applausi ancor più affettuosi hanno quindi salutato Luca, con il quale il Verdi di Pordenone ha un rapporto speciale, considerando che fu proprio lui, nel 2005, ad inaugurare la prima stagione di prosa del nuovo teatro, con Napoli milionaria.
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