Dal Friuli a Reykjavik, “Piccolo corpo” trionfa agli Oscar europei

Il film friulano scelto come miglior esordio agli Efa in Islanda. La regista Laura Samani: «Ora un film in dialetto triestino»

Oscar D’agostino

Il Friuli trionfa agli European Film Awards: la regista triestina Laura Samani è stata infatti premiata come miglior esordio per il film “Piccolo Corpo”, interamente girato in Friuli. Un ulteriore e prestigioso riconoscimento per un “piccolo capolavoro” che sta facendo incetta di premi in tutti i festival e che è attualmente in programmazione sulle reti Sky.

“Piccolo corpo” ha vinto infatti il premio come miglior rivelazione alla 35esima edizione degli Efa, assegnati dalla European Film Academy, che si è tenuta l’altra notte a Reykjavik, in Islanda.

La giovane e talentuosa regista triestina (è nata nell’89) con questo film aveva già ottenuto anche il David di Donatello.

«Piccolo corpo – ha commentato la regista Laura Samani ricevendo il premio – è stato un viaggio molto lungo, perché abbiamo iniziato cinque anni fa, forse anche di più, ma è normale in Italia se vuoi parlare di argomenti particolari, come in questo caso».

La trama? In una piccola isola del Nord est italiano, in un inverno agli inizi del ’900, la giovane Agata, interpretata dall’attrice udinese Celeste Cescutti perde sua figlia alla nascita. La tradizione cattolica dice che, in assenza di respiro, la bambina non può essere battezzata. La sua anima è condannata dunque al Limbo, senza nome e senza pace. Ma alle orecchie di Agata arriva una voce: sulle montagne del nord pare ci sia un luogo dove i bambini vengono riportati in vita il tempo di un respiro, quello necessario a battezzarli. Agata quindi lascia segretamente l’isola e intraprende un viaggio pericoloso attaccata a questa speranza.

«Lo spunto è stato appunto il Limbo, ovvero l’idea di credere in qualcuno o qualcosa che non conosci veramente – ha commentato la regista dopo aver ricevuto il riconoscimento – un premio importante che mi rende felice e spaventata allo stesso tempo, perché sento che ci sono aspettative su quel che verrà dopo. Il mio prossimo film sarà molto diverso. Sarà un “coming of age” in dialetto triestino dove ci sarà molta musica. Sono molto sensibile allo spirito europeo essendo mezza slovena e mezza croata. Insomma mi sento più cittadina del mondo che italiana».

Un cast tutto friulano. La scelta di Celeste Cescutti per la parte della protagonista è avvenuta in modo quasi fortuito: l’attrice si era presentata a un open casting pensando che fosse quello per le comparse.

E anche la produzione è tutta friulana. Ad avere realizzato il film sono infatti produttori friulani Alberto Fasulo e Nadia Trevisan della Nefertiti Film di San Vito al Tagliamento.

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