«Corsa a ostacoli, tra tamponi e isolamento Sanremo è davvero un grande frullatore»

l’intervista
Corre inarrestabile il “contagiri” delle visualizzazioni su You Tube per i Coma_Cose e la loro “Fiamme negli occhi”, che ieri sera segnava quasi 1 milione 156 mila per il solo video dell’esibizione a Sanremo. E si moltiplicano i commenti entusiastici per Fausto “Lama” e Francesca Mesiano (pordenonese adottata da Milano), coppia artistica e nella vita, anche per quell’intensa complicità sprigionata sul palco.
Partiamo da qui, Francesca, quanto conta l’amore nella vostra espressione artistica?
«Conta tantissimo ovviamente, e anche la performance era pensata per vedere la forza del rapporto! Poi, oltre all’amore c’è la forza della nostra storia, che resta prima di tutto una storia di rivalsa; in quattro anni siamo passati dal fare i commessi, e nel caso di Fausto a voler smettere con la musica, al palco dell’Ariston. È una cosa che ci emoziona sempre quando ci pensiamo».
Ci racconta il momento più emozionante, il più difficile e il più divertente del suo Sanremo?
«Il più emozionante, sembra scontato, la prima sera. Te lo dicono tutti che tremano le gambe quando sei lì ed effettivamente è vero. Il più difficile forse la cover di Battisti mentre il più divertente l’aver accesso l’anello sul palco l’ultima sera».
L’emergenza Covid ha condizionato talmente le vostre giornate al festival, che arrivare sul palco sembrava quasi il traguardo dopo una corsa a ostacoli...
«Ci facevano un tampone ogni due giorni e stavamo quasi sempre chiusi nella nostra stanza in albergo. Anche nel tragitto camerino-palco dovevamo stare mascherati e con i guanti! Ma devo dire che abbiamo avuto tutti la sensazione di trovarci al sicuro».
Come ha vissuto un’artista come lei il contesto Sanremo?
«Con grande curiosità. Sanremo è davvero un frullatore, abbiamo fatto un’intervista dopo l’altra, e per noi che non siamo abituati è stato molto strano».
Ha colpito molto anche il vostro look, dai vestiti al tuo taglio di capelli… Schiere di ragazze copieranno il tuo mullet!
(ride) «Ecco una cosa che mai avrei pensato nella vita: lanciare mode! Sicuramente ci piace curare il lato estetico del nostro lavoro. La musica va anche portata sul palco da un punto di vista visivo».
Davide Toffolo dei Tre allegri ragazzi morti ha dichiarato che il vostro pezzo è bellissimo; c’è stato qualche altro collega che vi ha fatto i complimenti?
«Tanti e ho paura a sceglierne uno perché ho paura di dimenticarmi gli altri! Sono davvero molti e ovviamente ci fa piacere. Il pezzo di Davide con gli Extraliscio era super».
Da Pordenone e dal Friuli si sono scatenati post entusiastici sui social per lei, per voi. L’ha sentito questo affetto che arrivava dalla sua città?
«Decisamente sì e ci ha fatto molto piacere! È bello essere riconosciuti dal proprio territorio di origine».
Ieri avete postato un lungo ringraziamento a tutto il vostro staff…
«Il post lo abbiamo fatto apposta per evitare di dimenticare qualcuno; mi verrebbe da dire Fausto, ma corro il rischio di sembrare troppo sdolcinata (ride)! Quindi ti dico Rebel, il nostro gatto, che non abbiamo visto per una settimana e ci è mancato tanto». —
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