Commissario e mamma per la tv, i mille volti di Lucia Mascino

Nella serie, I delitti del Barlume è il commissario Vittoria Fusco, una donna fiera, precisa, vulnerabile. Ma è stata anche una mamma credibilissima nella web serie, poi tivù, firmata da Ivan Cotroneo “Mamma imperfetta”, che le ha dato la meritata notorietà. Lucia Mascino, attrice di teatro, cinema e televisione passa dal palcoscenico al set senza “perdere pezzi”, anzi, moltiplica il suo talento. Sabato, sarà alla cerimonia di premiazione della 27a edizione del Premio Internazionale “Latisana per il Nord-Est”, alle 20.30, al Teatro Odeon di Latisana. A lei il compito di “dare voce” ad alcune pagine dei libri in concorso.
Un evento, quello del premio, in cui protagonista assoluta sarà ancora una volta la letteratura, con cui Lucia Mascino ha un rapporto privilegiato, fin da ragazzina, come ci racconta lei stessa: “lavoro con le storie e le parole. In teatro, più che al cinema la parola scritta è come un totem, un’attrice deve starci attenta. Ho un rapporto particolare con la letteratura e i libri. Da bambina amavo Gianni Rodari, per quelle sue parole musicali, simboliche e aperte che raccoglievano il senso della vita. Da adolescente ho amato Pratolini, Natalia Ginzburg, il suo Lessico familiare. Ventenne ho scoperto Elsa Moorante e Steinbeck. Il teatro mi ha fatto leggere Tennesse Williams e Cechov. Ma se devo dire è la poesia con cui mi sento più in sintonia, che amo di più leggere. Con la letteratura ho un rapporto conflittuale di soggezione e dispiacere. Quando sei un ragazzino, alle medie, hai una totale aderenza emotiva e senti tutta la potenza della scrittura. Ecco mi dispiace di non aver letto abbastanza proprio in quel periodo. Della poesia amo la possibilità di avere a che fare con parole evocative, che non solo suggeriscono un ambiente fisico ma anche e soprattutto emotivo».
I delitti del Barlume, serie diretta da Roan Johnson tratta dai romanzi di Malvaldi, lei interpreta un ruolo che si è molto evoluto nel tempo. Come funziona una trasposizione di successo?
«Il mondo da cui partiamo è costruito tutto dall'immaginario di Marco Malvaldi, alcuni episodi hanno la sceneggiatura basata proprio sui suoi romanzi e altre invece si distanziano un po' dalla sua scrittura, in accordo ovviamente con lui. La scrittura del romanzo e quella per la serie sono due esperienze completamente diverse, con una loro personalità. Diciamo che si sono contagiate a vicenda e viaggiano in parallelo. Non ho letto i romanzi prima di girare, diversamente da quanto faccio in teatro dove ad esempio leggo anche gli originali in lingua, anche se mi fido delle traduzioni mi piace cercare le sfumature del personaggio attraverso la scrittura dell’autore».
I suoi prossimi impegni?
«“Smarrimento” monologo scritto da Lucia Calamaro, scrittrice coltissima, “Promenade de santè” con Filippo Timi al teatro Franco Parenti di Milano e una nuova “serie” ancora top secret».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto