Combattere il lockdown? Ci pensa la banda Arbore

la trasmissione tv
«Ogni giorno la vita / è una grande corrita / ma la notte no! / Ogni giorno è una lotta / chi sta sopra e chi sotta / ma la notte no!». Se avete letto queste pseudo-rime canticchiando, siete abbastanza grandicelli per poter dire (con orgoglio) «Io c’ero!». Se avete letto queste pseudo-rime senza canticchiare, e magari storcendo il naso per gli errori, esistono solo due opzioni: o siete troppo giovani o siete degli ex giovani che da giovani andavano a letto presto. In entrambi i casi, è giunta l’ora di rimediare: RaiPlay ha caricato le 32 (mitiche) puntate di “Quelli della notte”!
Il super cult della premiata ditta Renzo Arbore-Ugo Porcelli, trasmesso su Rai Due dal 29 aprile al 14 giugno 1985, ha investito la nostra cultura popolare come una bomba atomica. Non tanto in termini di ascolti, anche se i numeri lievitarono fino a toccare un perentorio 51% (i giochi si aprivano verso le 23.00), quanto in termini di “propagazione sentimentale”: il cast, le canzoni e i tormentoni erano così amati che risultavano familiari pure a chi non guardava la tivù.
Fintissimo talk show, sovraccarico di umorismo surreale e di comicità demenziale, “Quelli della notte” fece breccia nel linguaggio quotidiano (pensiamo al «non capisco ma mi adeguo» di Maurizio Ferrini, pensiamo al glorioso «edonismo reaganiano» di Roberto D’Agostino) e ci regalò personaggi assolutamente straordinari: da Max Catalano a Pazzaglia, dal maestro Mazza a Frassica (Antonino da Scasazza rimane il suo capolavoro). Ecco perché stiamo segnalando un programma antico: perché era, ed è, irresistibile!
“Quelli della notte” funziona sempre, non prende polvere. Fidatevi! Mettetevi comodi e lasciate che vi scaldi il cuore durante il gelido lockdown natalizio…
Quelli della notte, regia di Renzo Arbore, con Renzo Arbore, Nino Frassica (RaiPlay)
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