Ciol al Sociale: i documentari su Casarsa paese dell’uva
“Grappoli d’oro”
Domani, mercoledì 26, alle 21, il fotografo casarsese Elio Ciol sarà al cinema Sociale di Gemona, ospite della Cineteca del Friuli, per presentare insieme a Piero Colussi il suo documentario “Il paese dell’uva”, che raccoglie materiali girati a Casarsa fra il 1950 e il 1963. Si vedrà anche il cortometraggio “Grappoli d’oro”, realizzato nel 1957 con Riccardo Castellani.
Carlo Gaberscek
Se la produzione fotografica di Elio Ciol è conosciuta a livello internazionale da più di mezzo secolo, poco nota è invece la sua attività di documentarista, che ha inizio alla metà degli anni '50 nell'ambito del Cineclub Udine. Nella sua costante ricerca di nuove tecniche e forme di linguaggio visivo Elio Ciol, nato in una famiglia di fotografi, è naturalmente attratto dal mezzo cinematografico, che gli dà modo di approfondire le possibilità espressive cimentandosi con le immagine in movimento.
Come accade all'inizio a tutti i cineamatori, il soggetto dei suoi primi cortometraggi è il mondo a lui più familiare, quel Friuli contadino in cui era nato e vissuto, Casarsa e la sua gente, la rappresentazione del lavoro nei campi, momenti di vita sociale e ricreativa. Un piccolo mondo che già da anni era diventato una costante del suo sguardo, uno dei soggetti più ritratti dal suo obiettivo.
Negli anni '50 a Casarsa il settore vitivinicolo era diventato l'elemento fondamentale dell'economia locale, un fervore di attività che coinvolgeva l'intera popolazione e trovava il suo momento più corale nella Sagra del vino, che Elio Ciol documenta puntualmente per più di dieci anni. Inoltre, sullo stesso tema Ciol realizza insieme al maestro Riccardo Castellani il documentario “Grappoli d'oro” (1957), che viene premiato al concorso nazionale di Montecatini organizzato dalla Fedic (Federazione Italiana dei Cineclub). Al concorso riservato agli “amatori del cinema” iscritti ai Cineclub associati alla Fedic Ciol vince anche nella categoria dei film scientifici con il documentario “Gallèria mellonella”, che ha come protagonista un lepidottero, meglio conosciuto come tarma della cera, le cui larve si nutrono dei favi delle api. Molti anni dopo le pellicole originali a 16 mm sulla Sagra del vino di Casarsa e lo sviluppo della Cantina Sociale sono depositate da Elio Ciol presso l'Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia - Cineteca del Friuli, che ne cura la digitalizzazione.
Nel 2018 viene prodotto dalla pro-Casarsa un dvd intitolato “Il paese dell'uva. Casarsa 1950-1963”, che rende possibile la divulgazione di questi lavori cinematografici degli anni giovanili del grande maestro della fotografia. I filmati di questa antologia casarsese sono stati scelti e montati dallo stesso Ciol, mentre i testi esplicativi a corredo delle immagini sono curati da Piero Colussi, fondatore di Cinemazero, e dal giornalista Stefano Polzot.
La notorietà di Elio Ciol come fotografo del paesaggio e dell'ambiente rurale friulano fa sì che nel 1962 venga contattato da Turoldo per trovare i luoghi adatti al film che stava preparando, “Gli ultimi”, al quale collabora come fotografo di scena. —
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