Casarsa ricorda Pasolini, 50 anni dopo: «La sua parola è ancora viva»

Commemorazione al cimitero con attori, studenti e istituzioni. Inaugurato il progetto del Distretto culturale Pasolini, stasera la lectio di Roberto Vecchioni al teatro comunale

Davide Francescutti

“Pasolini testimone inquieto e appassionato del suo tempo, che ci invita a non smettere mai di pensare, di dubitare, di guardare il mondo con occhi liberi”: con queste parole Claudio Colussi, sindaco di Casarsa della Delizia, ha aperto ieri mattina nel cimitero dove il poeta riposa la due giorni di commemorazione a 50 anni dall’assassinio avvenuto a Ostia. Un’assenza che però è ancora presenza, come sottolineato pure da Marco Salvadori presidente del Centro studi Pasolini, per il quale «se la sua voce è stata interrotta, la sua parola è invece ancora viva e si rinnova anche attraverso i giovani, che ne fanno un simbolo per interrogarsi sul presente».

La commozione nel camposanto ha rimandato alla stessa atmosfera di mezzo secolo fa, con la folla che partecipò ai funerali nella chiesetta di Santa Croce. In quella occasione padre David Maria Turoldo declamò la celebre orazione funebre in cui si rivolgeva alla madre di Pier Paolo, Susanna Colussi. L’attore friulano Massimo Somaglino ha riletto ieri quelle parole strazianti ma allo stesso tempo potenti, in cui Susanna era per il figlio patria e luogo della pace. Presenti tanti cittadini nonché sindaci e amministratori del territorio: rappresentate Pordenone futura capitale italiana della cultura, San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena, Spilimbergo, San Giorgio della Richinvelda, Cordovado e Valvasone Arzene solo per citarne alcune.

Insieme ad altri attori istituzionali stanno dando vita al nuovo Distretto culturale Pasolini. «Nascerà dalla legge regionale sui distretti culturali – ha dichiarato il consigliere regionale Markus Maurmair (presente anche la collega Serena Pellegrino) – e vedrà come capofila Casarsa, luogo che per Pasolini fu l’alfa e l’omega».

La deposizione di una corona floreale sulla tomba ha chiuso la prima parte della giornata. In cimitero presenti anche Tommaso Zanello in arte Piotta e Davide Toffolo che da poco hanno pubblicato la toccante canzone “Ecchime” dedicata a Pasolini. «Abbiamo voluto cantare - ha detto Zanello, romano di origini friulane - gli occhi di chi arriva dal Friuli a Roma, da un mondo rurale a quello urbano raccontando la società nel suo divenire, come Pier Paolo riusciva a cogliere essendo un gigante». Toffolo ha parlato di Pasolini quasi come di un amico, «il suo incontro poetico è stato il più importante della mia vita».

Nel pomeriggio Casarsa ha proseguito nell’omaggio al suo illustre figlio con la conclusione della mostra “A matter of metamorphosis” dell’artista elvetico Simon Berger, in cui un intenso ritratto in vetro di Pasolini accoglie e suscita domande nello spettatore. A Casa Colussi, sede del Centro studi (rappresentato anche dal vicepresidente Antonio Cesare Marinelli e dal consigliere Valentina Gasparet), ha invece preso il via la High School transfrontaliera che fino al 6 novembre coinvolgerà studenti italiani, sloveni e di altri Paesi europei in un itinerario condiviso tra Casarsa, Idrija e Nova Gorica. In serata al teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento Edoardo Camurri ha portato in scena “Pasolini, parola viva”, nel quale dialogando con intellettuali e pubblico ha messo in luce aspetti del pensiero pasoliniano. «Che sono ancora attualissimi - ha dichiarato -: Pasolini si riteneva una forza del passato, ma in realtà è ancora da interrogare rispetto al futuro».

Oggi dalle 9, il teatro Pasolini di Casarsa ospiterà il convegno internazionale “Pasolini e l’immaginario collettivo” curato da Maura Locantore. In sala 550 studenti di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Istria e classi collegate da tutta Italia. In chiusura dei lavori l’artista Mattia Campo Dall’Orto racconterà la genesi del murale dedicato al poeta realizzato sulla facciata del teatro, prima opera del progetto promosso dal Comune insieme al Centro Studi e associazione Macross Acu con il sostegno della Regione. Le celebrazioni si chiuderanno la sera, alle 21, ancora nel teatro comunale, con la lectio di Roberto Vecchioni “Pasolini, poeta dell’universalità umana”. 

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