Casaccio: un disco con il cuore nuovo e l’amore per la vita
Dalla devastante alluvione de La Plata, sgorga impavida La Raiz De La Vida, l’ultima opera di Andrea Casaccio, musicista, insegnante e compositore, attualmente Ispettore d’Orchestra alla Sinfonica...

Dalla devastante alluvione de La Plata, sgorga impavida La Raiz De La Vida, l’ultima opera di Andrea Casaccio, musicista, insegnante e compositore, attualmente Ispettore d’Orchestra alla Sinfonica Regionale, che incide la sua esperienza di vita in musica.
Originario di Catania, classe ‘76, residente in Friuli, Casaccio si è avvicinato da subito all’universo musicale studiando jazz, chitarra classica e moderna, tutto da autodidatta. L’ardente passione che nutre da sempre nei confronti della musica “trasmessagli geneticamente dalla nonna paterna” svela Andrea, è diventata negli anni, cocente quotidiana mansione. In Italia si è esibito in teatri, locali e festival, componendo egli stesso musiche per spettacoli teatrali e di danza. Il difetto di una condizione lavorativa soffocata e soffocante, lo ha condotto più tardi in Argentina, a La Plata, capitale della provincia di Buenos Aires, terra natia del Tango, matassa di apatico destino.
«Quando mi trovavo a La Plata c’è stata una violenta alluvione che ha provocato molti morti, dalla quale ho preso un’infezione polmonare che mi ha causato degli aggravamenti di salute, obbligandomi a un trapianto di cuore» spiega Casaccio.
“La raiz de la vida” è il disco che nasce da tale dolorosa, assoluta e viscerale esperienza di trapianto di cuore che l’artista ha affrontato nel novembre 2013; incarna la trasposizione in musica della sfida giocata sin all’ultimo, primo battito. «Toccare livelli di sofferenza così totale, ti permette di percepire la vita con occhi diversi, di viverla con un distacco che non è mancanza di partecipazione, bensì radicale conquista dell’essenza».
Nicoletta Simoncello
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