Carlo Ponte, l’elettricista bassista che spazia tra i generi musicali



Il 2020 si può dire che è un anno poco favorevole per la musica, sopratutto per quella dal vivo, ma i nuovi dischi continuano ad uscire, per fortuna.

“Free to Fly” è il titolo del nuovo album del bassista Carlo Ponte, artigiano elettricista di giorno e musicista di notte. Il disco, registrato tra il 2018 e il 2019, ora, non senza difficoltà a causa delle continue restrizioni e incertezze dovute dall’emergenza covid, ha finalmente visto la sua pubblicazione. Le nove canzoni dell’album sono un caleidoscopio di diversi generi musicali che si intersecano l’un l’altro creando un sound mai scontato. R&B, folk, elettronica, progressive, new wave, sono solo una parte dei diversi stili che, con maestria, Carlo Ponte utilizza per delineare la sua personalità musicale. Lo stile di Carlo Ponte è prevalentemente strumentale, ma in questo disco si è cimentato anche come autore componendo oltre alla musica anche le parole in due brani.

“Free to fly” e “Il confine” sono i due singoli che hanno anticipato l’uscita dell’album, pubblicati in versione video promozionale su youtube in attesa dell’uscita dei video ufficiali. Mentre i due brani “Mornig Joy” e Spiritual Tree” sono stati scelti dall’Istituto per la Cultura Slovena/Inštitut za Slovensko Kulturo per la rete museale “Mi smo tu” e utilizzati per un documentario sul Friuli Venezia Giulia.

Carlo Ponte oggi vive a Mortegliano ma la sua passione per la musica ha avuto origine tra Talmassons, sua casa natale, e Flumignano, paese dell’amico fraterno Massimo Deana con cui ha iniziato a suonare prima la chitarra e poi il basso.

Ed è proprio con Massimo che nel 1987 fonda il suo primo gruppo, i JK Band. Oggi, oltre al suo progetto solista, suona con i gruppi Miil Hive Acoustic Quintet e i 3WD.

Per questo progetto artistico Carlo si è affidato nuovamente a Nico Odorico degli Angel’s Wings Recording Studio, che ha seguito sia la registrazione e il mixaggio sia l’arrangiamento dei brani. Anche se il punto di forza di questo album è decisamente il basso, per le molteplici tracce suonate con questo strumento creando una vera orchestrazione, Carlo ha coinvolto un team numeroso di musicisti che hanno arricchito il sound delle canzoni.

Ecco chi ha suonato nella realizzazione del disco: Andrea Comuzzi (basso), Daniele Comuzzi (batteria), Matteo Turco (cajon & percussioni), Luca Marcuzzo (ukulele), Roberto Cescon (batteria), Giorgio Battello (voce e armonica), Daniele Comand (mandolino e cori), Massimo Deana (chitarra acustica ed elettrica e cori), Nico Odorico (rhodes, piano, keyboards, synths & programming), Marco Fanutti (sax), Silvio Frausin (voce), Daniele Tinon, Sergio Agnoletti, Manuel Tinon, Massimiliano Golin, Moreno Siega Brussatin (cori). —



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