Capolavori a Illegio, ecco il Picasso mai esposto in Italia

Elena Commessatti

TOLMEZZO. Inaugurerà a Illegio domenica 16 maggio alle 16 la mostra “Cambiare” e ieri è arrivato anche l’atteso Picasso dentro l’allestimento.

Il ritratto di Dora Maar, datato 1943, e mai visto in Italia, è stato posizionato alle pareti color rosso, dentro l’avvolgente atmosfera. Una specie di domestica scatola magica, volutamente un po’ claustrofobica, che ogni anno esalta il pezzo in mostra. Ebbene, questa “Testa di donna”, (che appartiene a un segreto collezionista friulano), esplosiva e addolorata dentro la scomposizione cubista, è arrivata ieri nel borgo alpino.

Posizionata con orgoglio, condurrà lo spettatore, insieme a ventinove capolavori d’arte internazionale, in un viaggio esemplare e tormentato, dentro il difficile tema scelto: “Cambiare”. Opere dal Cinquecento fino al Novecento, per mezzo millennio di bellezza.

In mostra fino al 17 ottobre, compariranno nomi importanti come Tintoretto, Antoon Van Dyck, Claude Monet, Giacomo Balla, Edmond Leroy-Dionet, Raffaello Gambogi, per mezzo millennio di bellezza. Dal Cinquecento al Novecento. La maggior parte sono opere mai viste prima d’oggi in Italia; alcune sono totalmente inedite, come da usanza curatoriale.

L’inaugurazione avverrà sotto l’ormai famosa Teatro Tenda, è a invito, con duecento posti a sedere, da necessariamente confermare, date le ovvie norme di prevenzione, e godrà dell’esibizione della Fvg Orchestra, diretta dal maestro Paolo Paroni, con Elia Cecino al pianoforte. Verrà eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra numero Mi minore opera11 di F. Chopin. Dopo l’intervento delle autorità, il curatore don Alessio Geretti presenterà il progetto espositivo.

La mostra di quest’anno è un’avvincente meditazione su un’esperienza fondamentale della nostra esistenza.

“Cambiare” mette in mostra un movimento dell’anima, che riguarda il cosmo e le specie e le coscienze. Mettendoci in ascolto di grandi artisti che hanno imparato cosa significhi – cambiare – all’interno delle loro storie personali, piene di conquiste e di ferite, riaffioreranno temi della mitologia classica, della Sacra Scrittura, della letteratura e del teatro, della storia delle rivoluzioni e delle trasformazioni dell’Occidente.

Ecco le informazioni necessarie per la visita da martedì 18 maggio.

Per i gruppi (almeno 20 persone) sono state riservate tre mezze giornate ogni settimana (domenica mattina, giovedì mattina, sabato pomeriggio). Prenotazione obbligatoria (sarà accettata anche con preavviso minimo se ci sono posti disponibili), attraverso il telefono (0433. 44445) o la mail (mostra@illegio. it) o l’apposita sezione del sito www. illegio. it. Gli orari saranno: domenica, 9.30-20.30; da martedì a sabato 10-19:30, da agosto aperto anche lunedì.

Ultimo ingresso all’esposizione 90 minuti prima della chiusura. —


 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto