Callas, Betti e la mamma Susanna: un film sulle donne di Pasolini
Questa sera su Raitre il documentario con la voce narrante di Giuseppe Battiston, coprodotto in Friuli

C’è anche molto Friuli e molta Pordenone nel film documentario su Pasolini girato in Friuli, in onda oggi, giovedì 15, in prima tv assoluta e in prima serata su Rai3 nazionale. Diretto da Eugenio Cappuccio e narrato da Giuseppe Battiston, “Le donne di Pasolini” disegna un affresco inedito e originale del mondo del grande regista, scrittore, poeta e drammaturgo, ponendo l’attenzione sulle donne più importanti della sua vita: l’amatissima madre Susanna Colussi, Maria Callas, Laura Betti, Oriana Fallaci e Giovanna Bemporad, partendo dai territori friulani in cui è cresciuto e da cui ha tratto ispirazione.
La produzione esecutiva è stata affidata al producer e filmmaker pordenonese Pasqualino Suppa, che con la sua Eufrasia Film ha fatto da sponda friulana a una coproduzione Rai Documentari e Anele, con il contributo di Rai Teche e con il sostegno di Fondazione Aquileia, prodotto da Gloria Giorgianni con Tore Sansonetti.
«È stato prezioso e interessante lavorare gomito a gomito con il grande regista Cappuccio e il mostro sacro Battiston in giro per il Friuli sulle tracce di PPP. Per me è una grande occasione di crescita professionale e umana» racconta Pasqualino Suppa.
Il film documentario porta all’attenzione anche delle nuove generazioni la personalità e l’arte di Pasolini incrociando linguaggi narrativi diversi: i repertori d’epoca, tra cui alcune preziose immagini dell'Archivio Pier Paolo Pasolini di Cinemazero, la parte filmica narrativa con Battiston e quella teatrale.
Alla ricerca di uno sguardo inedito sulla poetica di Pasolini, Giuseppe Battiston ripercorre i territori friulani – la terra della madre di Pasolini – raccogliendo le voci delle persone che lì vivono e lo hanno conosciuto: da Casarsa della Delizia, con Casa Colussi, sede del Centro Studi Pier Paolo Pasolini, e il Bar degli Amici, a Versuta con la sua chiesetta, dove Pasolini aprì con la madre una scuoletta, da Aquileia (dove le riprese sono state effettuate grazie al supporto fattivo del Comune di Aquileia) e dintorni, alla laguna Di Grado, set del film “Medea”.
«Provo semplicemente a ripartire da queste amate campagne senza tempo e dalle sue radici – afferma Battiston all’inizio del suo viaggio. - Radici che sono in questi luoghi ma anche e soprattutto in una donna, sua madre, e così mettersi in ascolto di lei e, con lei, delle donne che in qualche modo gli sono state vicine e importanti compagne di vita. Forse è come prendere una strada secondaria, una deviazione, e chissà se proprio da lì io non riesca a sentire ancor più chiara la viva voce di Pier Paolo».
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