Biglietti nominali per contrastare i bagarini online

ROMA. «Mai più nuovi “casi” U2 o Coldplay, con “finestre” per la vendita dei biglietti su internet che durano solo un istante. Basta, insomma con il “secondary ticketing”, o bagarinaggio online. È...
Woman giving tickets
Woman giving tickets

ROMA. «Mai più nuovi “casi” U2 o Coldplay, con “finestre” per la vendita dei biglietti su internet che durano solo un istante. Basta, insomma con il “secondary ticketing”, o bagarinaggio online. È stata depositata ieri una proposta di legge che il Movimento 5Stelle ha prima sottoposto ai suggerimenti della rete sulla piattaforma Lex. L’intenzione è di «mettere fine a questo malcostume e ridurre la possibilità di compiere reato». «La proposta di legge del deputato Sergio Battelli (“Disciplina dell’attività di bagarinaggio online”) punta a regolamentare il fenomeno del secondary ticketing e a prevenire e contrastare possibili effetti distorsivi nel mercato della compravendita online dei biglietti. La bontà di questa misura – dicono i proponenti – risulterebbe confermata dal fatto che la stessa Siae «ha esposto la nostra proposta tra le soluzioni più efficaci» e che molti addetti ai lavori «hanno presentato possibili soluzioni che trovano spazio nella proposta Battelli». Questi i punti principali della legge: obbligo di emissione di titoli di ingresso nominali per eventi con capienza superiore a mille spettatori. La misura prevede l’indicazione del nome, cognome e numero di documento d’identità in corso di validità. Salvo l’ipotesi di cessione autorizzata del titolo di ingresso nominale, nel caso di diversità tra il nominativo dell’acquirente e quello del soggetto che ne fruisce, i titoli di ingresso saranno annullati, senza alcuna previsione di rimborso. Le società che si occupano della compravendita di biglietti per spettacoli dal vivo dovranno dotarsi di appositi strumenti atti a contrastare alterazioni della libera concorrenza. Possibilità di comminare sanzioni amministrative da 5 mila euro a 180 mila euro.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto