Bella, bruna, occhi scuri sguardo malinconico: nata a Tolmezzo divenne una cantante lirica

Un bella ragazza bruna dai grandi occhi scuri e l’espressione malinconica. Questa era Norina quando conobbe a sedici anni il celebre aviatore Baracca a Udine, a quel tempo chiamata “la capitale della...

Un bella ragazza bruna dai grandi occhi scuri e l’espressione malinconica. Questa era Norina quando conobbe a sedici anni il celebre aviatore Baracca a Udine, a quel tempo chiamata “la capitale della guerra” perché vicina al fronte.

Era nata a Tolmezzo, figlia di Pietro Cristofoli e Anna Cudiz il 10 aprile 1902. Rimasta orfana di padre quando aveva solo un anno, si trasferì con la madre e i fratelli a Udine. Come tanti friulani travolti dalla disfatta di Caporetto, dovette fuggire nell’ottobre del 1917 con la famiglia a Milano che divenne la sua città.

Aveva una bella voce di mezzo soprano, studiò canto e dopo la guerra venne presto notata dai più noti teatri d’Italia e d’Europa dove interpretò soprattutto il repertorio lirico del Novecento.

Bella, elegante, corteggiata, ma sola e infelice. Non si sposò né si sa che abbia avuto legami sentimentali. Era molto legata alla famiglia e soprattutto alla sorella Lea, suo punto di riferimento.

L’ unico, grande amore fu Francesco Baracca al cui ricordo rimase fedele tutta la vita. Poco prima di morire, donò le lettere di Baracca, che aveva gelosamente conservato, alla sua unica amica, la signora che poi le mise in vendita.

Le lettere di Norina a Francesco sono invece da considerarsi, almeno al momento, perdute. Lei morì povera e dimenticata il 22 novembre 1978. Le sue ossa sono state gettate in una fossa comune al Cimitero Maggiore di Milano.



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