Alle cascate di Kot tra la frescura del bosco e la flora unica delle Valli

Lo conoscevano in pochi è diventato uno dei percorsi preferiti da molti Invito a percorrere il sentiero di San Leonardo e sullo sfondo Castelmonte
SAN LEONARDO. È il percorso ideale per ristorarsi dall’afa agostana, immersi nella frescura e nella tranquillità di un bosco verdissimo, percorrendo un facile tracciato che costeggia un torrente: si tratta del sentiero delle cascate di Kot, una piacevole camminata in un luogo facilmente raggiungibile anche da Udine. Ci si arriva in macchina, superando l'abitato di San Leonardo e seguendo la strada in direzione di Castelmonte: poco fuori dall'abitato si incontra l’inizio del sentiero delle cascate, che è segnalato da un ampio cartello esplicativo e servito, poco più a valle, da un piccolo spiazzo per parcheggiare. Come scendiamo dall’auto, ci sentiamo ristorati da una temperatura di diversi gradi più fresca rispetto a Udine o alla stessa Cividale. Il tempo di percorrenza di questo sentiero è di una ventina di minuti, la lunghezza di 600 metri circa.


Si parte da una quota di 200 metri sul livello del mare, mentre la quota alla fine del percorso, alle cascate, è di soli 275: è quindi adatto sia per escursionisti allenati, in abbinamento con altri percorsi, sia a una passeggiata in famiglia, consigliando però l’uso di scarpe adatte e, per i bambini, un minimo di allenamento alla camminata. È un percorso naturalistico suggerito anche per le scuole. Ci troviamo in una delle vallate formate dagli affluenti di sinistra del torrente Erbezzo: l’acqua scorre lungo un percorso nel bosco piuttosto ripido, punteggiato di piccoli salti, in un susseguirsi di cascatelle e pozze. Questa caratteristica, un vero invito a “scattare” con tempi di esposizione lunghi, rende il sentiero della cascate di Kot una delle mete preferite dagli amanti della fotografia nella nostra regione. La prima parte del sentiero è costituita da una pista forestale parallela al rio, si prosegue quindi su un comodo sentiero che offre numerosi accessi all’acqua e anche alcune panchine e un tavolo per una pausa. L’ultimo pezzo del percorso si discosta dal torrente e presenta una salita finale: la piccola fatica è presto ricompensata poiché, improvvisamente, il bosco si apre per lasciarci ammirare, in tutta la loro spettacolare bellezza, le due cascate del torrente Pod Tamoran che costituiscono la fine del percorso. La maggiore è alta ben 12 metri. L’assenza totale di vento, la presenza delle cascate e la conformazione della valle hanno determinato un microclima particolare, con la diffusione di una flora di sottobosco molto rara. Tra le specie da segnalare, il Ruscus hypoglossum, o pungitopo maggiore. Cinque anni fa, il Cai Val Natisone, su finanziamento del Comune, ha completamente risistemato il sentiero, deviandolo in alcuni punti e installando dei parapetti che ne aiutano la percorrenza in altri. Da quest’epoca è partito un piccolo “boom” per le passeggiate alle cascate di Kot, tantochè la presidente del Cai Val Natisone, Patrizia Cernoia, ci ha spiegato: «Prima era un percorso conosciuto solo nelle valli, ora ci sono persone da tutto il Friuli». Se in estate consigliamo questo sentiero per trovare riparo dal caldo, va detto che in ogni stazione ha il suo fascino: in primavera per la flora, in autunno per il foliage, perfino in inverno quando le cascate ghiacciate costituiscono uno spettacolo unico. «È un percorso da 365 giorni l’anno» conferma Patrizia Cernoia. Per informazioni si può contattare il Cai Val Natisone, all’indirizzo e-mail caivalnatisone@libero.it o tramite la pagina facebook del sodalizio.


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