A Spilimbergo ritorna la magia di Jazzinsieme: 4 giorni di eventi

Dall’11 al 14 settembre concerti e club live. Anteprima il 21 agosto con Enrico Pieranunzi

Cristina Savi

Tre serate in piazza Garibaldi, un’anteprima e appuntamenti diffusi nei locali del centro storico: Spilimbergo si prepara ad accogliere nuovamente Jazzinsieme, il festival dell’associazione Blues In villa che intreccia concerti internazionali e atmosfere intime da club, portando il jazz in tutte le sue declinazioni, dalle contaminazioni elettroniche al gospel, dal funk alla tradizione.

Il primo evento è atteso già per giovedì, nello scenario raccolto del Belvedere di Palazzo di Sopra, quando alle 21 si esibiranno Enrico Pieranunzi e Michele Polga, insieme al contrabbassista danese Thomas Fonnesbaek e al batterista Mauro Beggio.

Quattro nomi che non hanno bisogno di molte presentazioni, capaci di intrecciare esperienze e linguaggi in un dialogo che va oltre i confini della tradizione jazzistica. Il repertorio alternerà brani originali firmati da Pieranunzi e Polga con riletture di standard, esplorati con una sensibilità che privilegia l’intreccio continuo tra scrittura e improvvisazione.

Un’ anteprima, che prepara il terreno all’edizione 2025 del festival, il cui cuore sarà piazza Garibaldi, con tre serate sul main stage. Si partirà giovedì 11 settembre con "Eurospace Station", quintetto fondato dal sassofonista Gaspare Pasini che nel tempo ha saputo dialogare con giganti della scena internazionale, fra i quali il percussionista Ray Mantilla.

La formazione attuale riunisce musicisti di grande solidità: Ares Tavolazzi al basso e contrabbasso, Massimo Manzi alla batteria, Bruno Cesselli al pianoforte e Alberto Negroni alla chitarra.

Venerdì 12 settembre sarà la volta di "Eklektik", progetto firmato da Antonio Faraò che, con piano e tastiere, guida una band dove trovano spazio la voce di Simona Bencini, il basso di Federico Malaman, la batteria di Max Furian e il sax di Mauro Capitale.

Il titolo dice già molto: stili diversi si incontrano e si fondono liberamente, spingendo il jazz verso territori che dialogano con elettronica, pop e funk, senza rinunciare alla raffinatezza compositiva.

Per la serata conclusiva, sabato 13 settembre, l’appuntamento è con "The Gospel of the Blues & Dean Bowman". Il vocalist newyorkese, fra le voci più intense della scena afroamericana, porta sul palco non solo la sua impressionante estensione vocale, ma anche un percorso artistico intrecciato a impegno culturale e politico. Bowman sa muoversi fra gospel, blues e jazz con naturalezza, accompagnato da Osian Roberts al sax, Paul Zauner al trombone, Rudy Fantin all’organo e Andrea Grillini alla batteria. Sarà un viaggio nelle radici della musica nera, con un’energia capace di trasformare la piazza in una piccola chiesa laica.

Accanto agli appuntamenti principali, Jazzinsieme si diffonderà nei locali cittadini con i "Club live", occasioni per ascoltare musica in contesti più raccolti, dal jazz intimo del duo Gui-2-Lin alle fisarmoniche di Holy Duo.

Le jam session alla trattoria Tre Corone prolungheranno le notti del festival.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto