A scuola arriva Anin! È il primo manuale per imparare a parlare in friulano

La nuova iniziativa dell’Arlef per gli studenti delle primarie

Cisilino: «Mira ad avvicinare a un’educazione plurilingue»

Martina Delpiccolo

“Anìn! ”, imperativo, seconda persona plurale del verbo “lâ”, andare. È il titolo del primo manuale per l’insegnamento di lingua e cultura friulana nella scuola primaria. Dunque, andiamo! Un progetto promosso da Arlef con il supporto della Regione Un invito corale e multiculturale a percorrere insieme, fin dall’infanzia, il territorio, alla scoperta della storia e della geografia. “Anìn! ” è stato presentato ieri, a Udine, al Palazzo della Regione.

Il presidente dell’Arlef, Eros Cisilino, ha tratteggiato il lungo cammino che ha portato alla pubblicazione: «L’Agenzia ha costruito nel tempo una ricca rete con ben 60 referenti.

Ha saputo rispondere alla richiesta di insegnamento della lingua friulana che giunge dall’80 % delle famiglie in regione, con distribuzione di 25.000 materiali didattici in più di 330 plessi, tra scuole dell’infanzia e primarie, e attività di supporto, consulenza, linee guida, in collaborazione con la Regione e altre realtà come la Filologica.

Importante il traguardo della certificazione della lingua friulana a livello internazionale, alla pari di inglese o cinese per una valorizzazione dell’identità dentro un’educazione plurilingue»

Due i volumi coloratissimi, con più di 200 immagini, rivolti rispettivamente ai primi due anni della scuola primaria e al triennio successivo. La pubblicazione, realizzata con Edizioni didattiche Gulliver, è stata illustrata dal direttore dell’Arlef, William Cisilino: «Un lavoro di 40 persone, durato 3 anni. “Anìn! 1” mira ad avvicinare i più piccoli con simpatia all’educazione plurilingue, intrecciando italiano, friulano, inglese. “Anìn! 2” integra alla lingua l’avvicinamento alla cultura storica e geografica del territorio, per una conoscenza a 360 gradi. È già iniziata la distribuzione dei manuali in 247 plessi di 61 istituti comprensivi e scuole paritarie».

La professoressa Rosalba Perini, tra le curatrici del manuale, ha sottolineato che si tratta del «primo esempio in Italia di un corso completo per la scuola primaria in lingua minoritaria che va a integrare il programma nazionale. La storia di Roma viene così arricchita, ad esempio, dalla scoperta delle tracce romane nel territorio, con la fondazione di Aquileia o ripercorrendo le strade antiche. Un’eccellenza scolastica di innovazione metodologica: task, giochi, laboratori in un manuale flessibile che non si riduce a grammatica».

Paola Cencini, referente per la lingua friulana dell’Ufficio scolastico regionale, ha sottolineato «il passaggio di obiettivi, da quantitativi a qualitativi», negli 11 anni trascorsi dalla legge di attuazione per l’insegnamento della marilenghe.

L’assessore regionale all’Istruzione Alessia Rosolen ha evidenziato il valore del progetto: «Fatto con lungimiranza, competenza, senso di comunità, coinvolgendo insegnanti e famiglie, e radicamento che si attua nel plurilinguismo.

Siamo l’unica regione italiana che parla 4 lingue. Da poco è stata riconosciuta a livello nazionale la prima sperimentazione di scuola quadrilingue per Canal del Ferro e Val Canale. Studiare le lingue significa divenire cittadini del mondo e conoscere le proprie radici, perché la lingua non è solo parole, ma costruzione di un pensiero che evolve nel territorio»

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