A Pordenone torna il Festival musica sacra: quattro appuntamenti in Duomo

Si conclude il progetto triennale Caritas e Amor. Primo appuntamento il 24 giugno con Rut

Margherita Scialino
Il primo appuntamento del festival il 24 giugno in Duomo
Il primo appuntamento del festival il 24 giugno in Duomo

Il Festival Internazionale di Musica Sacra ha svelato il cartellone della rassegna estiva accolta nel Duomo San Marco di Pordenone. Sono quattro gli appuntamenti in programma dal 24 giugno all’11 luglio, di cui sarà il filo rosso la fede, terza virtù teologale. «Questa edizione conclude il nostro progetto triennale Caritas et Amor. In passato abbiamo parlato di speranza e carità. Ora arriviamo alla fede grazie alla bellezza della musica sacra, che riesce a parlare all’interiorità dell’individuo» ha spiegato don Orioldo Marson, presidente di Presenza e cultura che promuove il festival in collaborazione con il Centro Iniziative Culturali Pordenone.

Apertura del cartellone concertistico il 24 giugno con Rut – Raccolti di speranza, una coproduzione firmata della manifestazione pordenonese e dal Ravenna Festival, evento di musica, spettacolo e cultura, dove la rappresentazione sarà in prima assoluta martedì 10 sera. «Abbiamo scelto di parlare del personaggio biblico di Rut, una donna moabita che si lega in maniera profonda a Noemi che per lei diventa una madre. Rut propone una riflessione sulla solidarietà in questo periodo complesso in cui fatichiamo a trovare la speranza» ha commentato Angelo Nicastro, direttore artistico della manifestazione ravennate. Le musiche della giovane compositrice Marianna Acito e i testi di Francesca Masi saranno le protagoniste di questa sacra rappresentazione per coro, soli ed ensemble, che si promette di essere l’occasione per riflettere sui temi della fede e della lealtà con parole, melodie e gesti simbolici.

«Il nostro scopo non è soltanto quello di presentare della musica sacra di alta qualità ma è anche quello di veicolare dei messaggi sociali e spirituali» ha affermato Eddi De Nadai che con Franco Calabretto guida la direzione artistica del Festival Internazionale di Musica Sacra. Del Folle Amore, il secondo evento in cartellone, soddisfa pienamente questa ambizione. In debutto in prima assoluta il 29 giugno a Pordenone, l’opera è una riscrittura dell’interpretazione del Planctus Mariae di Jacopone da Todi, fatta da Franca Rame nel Mistero Buffo di Dario Fo. Un’opera intorno ai temi dell’amore e della sofferenza umana, firmata dal compositore Alessandro Solbiati che dedica il suo lavoro musicale a tutte le madri coraggio del mondo, in particolare a quella di Giulio Regeni, Paola Deffendi, «che come Maria ha avuto la forza di guardare il corpo martirizzato del proprio figlio» secondo Solbiati. Creata per un ensemble vocale di quattro voci, Del Folle Amore è una coproduzione dell’evento pordenonese e del Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano.

Il 7 luglio le musiche di Salieri e Mozart, composte per l’incoronazione dell’imperatore Leopoldo II nel 1790, e i brani di Haydn saranno le protagoniste dell’evento, organizzato con il Piccolo Opera Festival e GO! Borderless Orchestra e Coro. Note (in)coronate, questo il nome dell’appuntamento, vedrà sul palco, tra gli altri, Marianna Acito ma questa volta in veste di mezzosoprano. A chiudere la rassegna estiva sarà il rinomato Portland Phoenix Chamber Choir, coro proveniente dagli Stati Uniti, a testimoniare il prestigio internazionale della manifestazione pordenonese. Concerto in programma l’11 luglio, promosso in collaborazione l’Associazione Corale Seghizzi di Gorizia.

Tutte le informazioni sulla rassegna estiva del Festival Internazionale di Musica Sacra sono disponibili sul sito www. musicapordenone. it. 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto