A Nicoletta Taricani il Premio Grimaz
La cantante vince la prima edizione del concorso ideato in ricordo dell’artista friulana scomparsa nel 2021

Nicoletta Taricani, siracusana, a Udine dal 2004, è la vincitrice della prima edizione del Premio Claudia Grimaz Mane Award 2023, voluto dal circolo culturale Il mulino a Nord Est, per ricordare la figura dell’artista friulana, cantante e attrice, prematuramente scomparsa nel 2021.
La giuria, presieduta da Massimo Somaglino e composta da Giulia D’Andrea, Lisa Friziero, Trinità Germano, Andrea Ioime, Cristina Mauro, Aldo Peressa, Federico Rossi, Carla Tavano, Rosalba Trevisan, ha scelto Nicoletta Taricani per l’interpretazione di “Gusta mi magla Padnala”, che era stato eseguito in passato da Claudia Grimaz, assieme alla cantante salentina Enza Pagliara.
Un’esecuzione intensa, emozionante, che ha conquistato il pubblico, anche per l’uso originale della ritmica durante il canto. Complessivamente erano sei le artiste impegnate in ambito musicale e della ricerca vocale, operanti in regione ma non solo, che si sono misurate con brani del repertorio di Claudia Grimaz: Nicole Coceancig, Chiara Di Gleria, Michela Franceschina, Laura Giavon, Nicoletta Taricani, Eva Tomat.
Nella scelta della vincitrice sono stati presi in considerazione, in particolare modo, i requisiti vocali e le capacità interpretative, nonché la qualità della presenza scenica e comunicativa di ciascun’artista, caratteristiche che nell’unione delle diverse arti performative hanno contrassegnato specificamente la cifra artistica di Claudia.
Le artiste hanno presentato il proprio brano esibendosi dal vivo e “a cappella” nel corso dell’evento aperto al pubblico che ha riempito l’Auditorium di Pozzuolo del Friuli in ogni ordine di posti.
La prima edizione del premio, lungamente applaudita, non solo ha contribuito a rivelare al pubblico la presenza di interpreti femminili di alto livello e di un patrimonio artistico regionale musicale estremamente raffinato ma contribuisce a preservare e diffondere la memoria di un’artista eclettica, in grado di eccellere in tutti i generi musicali con cui si è confrontata, lasciando una traccia indelebile del suo talento non solo in regione ma a livello nazionale e internazionale.
Nel tempo necessario alla giuria per scegliere la vincitrice, si sono esibiti sul palcoscenico anche i due cori precedentemente diretti da Claudia Grimaz, il coro multietnico La Tela nell’occasione diretto da Carla Tavano impegnato nell’esecuzione di tre brani tratti dal repertorio popolare e il coro popolare della Resistenza, nell’occasione diretto da Aida Talliente.
La serata era stata aperta dalle parole intense di Enza Pagliara, affidate alla lettura di Massimo Somaglino: «Secondo me, nell’arte, quello che dovrebbe accadere è che tu diventi uno strumento. Il momento più bello per me quando canto, è quando smetto di pensare, divento quella parola, quel canto. Cantando in due, come mi è successo con Caia, c’è in più un affidarsi reciproco. Cantando certe volte, può accadere questa cosa, ma ci arrivi se ti affidi al volo, all’altro, se non sei del tutto cosciente…o forse tu sei cosciente in un altro modo. Questo salire in volo e precipitare insieme con Caia mi accadeva».
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