Vaccinazioni, corsa a prenotarsi: in Fvg gli ambulatori vanno in crisi

UDINE. Più di mille famiglie negli ultimi cinque giorni si sono messe in regola con le vaccinazioni prenotandosi al numero unico messo a disposizione della Regione e recandosi, poi, nelle rispettive Aziende sanitarie.
A Udine e a Trieste il calendario degli appuntamenti risulta già pieno fino a fine 2017. Lunedì, invece, scadono i termini per la presentazione delle autocertificazioni e dei certificati vaccinali negli asili nido e nelle scuole materne. Chi non avrà a portata di mano i documenti non potrà iscrivere il proprio figlio.
Ambulatori udinesi
Alla fine dello scorso anno risultavano 8 mila i piccoli che non avevano effettuato la regolare dose del vaccino esavalente e 11 mila quelli che non avevano ricevuto l’antimorbillo. «Nel frattempo – sottolinea il direttore regionale dell’area promozione della salute e prevenzione, Paolo Pischiutti -. anche per effetto dell’arrivo del nuovo decreto, soprattutto nel mese di luglio e agosto, molti si sono messi alla pari con il calendario vaccinale. Un trend positivo che ribalta quello degli ultimi anni».
La stima di 10 mila bimbi senza copertura, quindi, potrebbe essersi ridotta. Molte mamme e papà che fino a pochi giorni fa risultavano indecisi hanno fissato l’appuntamento per la profilassi. Un esempio eclatante arriva da Udine. Da lunedì nei 5 ambulatori allestiti nel dipartimento di prevenzione di via Chiusaforte sono arrivati più di 500 genitori per avere un incontro per le vaccinazioni.
Un centinaio circa quelli che si sono rivolti, per questioni di residenza, nei distretti di Tarcento e Cividale. A questo esercito di mamme e papà “ritardatari” si aggiungono altri «250 al giorno – spiega la responsabile del dipartimento prevenzione malattie infettive dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, Tolinda Gallo – che si sono presentati per richiedere il certificato vaccinale». Il servizio è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e il giovedì dalle 14 alle 16 «ma già abbiamo predisposto un piano di aperture straordinarie – precisa il medico – il sabato».
Se nella prima settimana di settembre a recarsi nei distretti regionali sono stati i genitori di figli iscritti nei nidi e nelle materne, ora si attende l’afflusso di chi frequenta le scuole dell’obbligo. La scadenza è per il 31 ottobre. «Utilizzano – afferma Gallo - la mail per sapere quando possono ritirare il certificato ma da alcuni giorni è possibile anche prenotarsi online attraverso il sito aziendale inserendo il codice fiscale del bambino. I documenti non possono essere inviati per posta elettronica o essere scaricabili, ma vanno ritirati di persona».
Dal 10 marzo scatteranno i controlli per vedere chi è in regola e chi invece è sanzionabile. Nell’Azienda sanitaria udinese non vogliono farsi cogliere di sorpresa e per permettere a tutti di mettersi in regola, grazie alla banca dati regionale vaccinale, verranno spediti gli inviti per raccomandata a presentarsi per effettuare le vaccinazioni dando priorità a chi è nato dopo il 2010 ed è compreso quindi nella fascia dai 0 ai 6 anni.
Azienda sanitaria 3
In questi giorni è partito un invito ai genitori: «Utilizzate l’autocertificazione a disposizione sul sito del ministero o della Regione», è questo l’appello del dottor Flavio Schiava. E il messaggio pare essere stato recepito. Solo cento persone si sono presentate nei distretti dell’Alto e Medio Friuli per ritirare il certificato vaccinale, mentre sono 50 quelle che hanno prenotato la profilassi.
«Abbiamo seguito questa prassi – spiega Schiava – per non mandare in tilt gli ambulatori già sotto pressione per il caso dell’assistente sanitaria infedele nel distretto di Codroipo».
Pordenone
Discorso diverso per quanto riguarda l’area pordenonese. Il direttore del dipartimento di prevenzione Lucio Bomben parla di «numeri impressionanti. Mercoledì pomeriggio – racconta – mi trovavo a San Vito al Tagliamento e abbiamo ricevuto 108 persone. Quarantasei hanno richiesto la profilassi per i loro figli. I restanti si sono fatti dare il certificato vaccinale.
Notiamo – aggiunge – una maggiore disponibilità rispetto a qualche mese fa da parte di mamme e papà. Si presentano e chiedono informazioni. Non c’è il clima di terrore. Ovviamente c’è uno zoccolo duro di no vax che manda mail ponendo decine di quesiti. Il personale si fa trovare pronto anche dinanzi a casi di piccoli che possono avere reazioni avverse ai vaccini - conclude -. Magari li tratteniamo mezz’ora nei nostri ambulatori, anziché il solito quarto d’ora. Insomma, c’è la massima disponibilità a venire incontro a mamme e papà».
Trieste
Nel capoluogo regionale c’è un numero unico di prenotazione che smista poi gli appuntamenti ai distretti. E’ possibile chiedere un incontro all’Ospedale Maggiore, nell’azienda sanitaria di Muggia o addirittura in farmacia. «Giovedì mattina – spiega Maria Vittoria Sola, responsabile della tutela e salute bambinii del distretto 3 dell’Azienda sanitaria triestina – in sole tre ore abbiamo avuto la visita di una ventina di genitori».
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