Dall’Università di Udine ai mondiali dell’innovazione: il bonus Stem sostiene il talento di Giulia
La studentessa è risultata beneficiaria del contributo che Bluenergy mette a disposizione dei figli dei dipendenti. Gli Enactus World Cup 2022 in programma a Bangkok dal 25 al 28 settembre

Un talento premiato, due progetti innovativi per il futuro del pianeta e una nuova generazione di studenti protagonisti del cambiamento. È la storia di Giulia Anedda, studentessa di Ingegneria Elettronica all’Università degli Studi di Udine e figlia di una dipendente Bluenergy, che grazie al Bonus Stem erogato dall’azienda ha potuto rafforzare il proprio percorso accademico e oggi si prepara a rappresentare l’Italia alla Enactus World Cup 2025 di Bangkok (25-28 settembre).
Nel 2024, Giulia Anedda è risultata tra i beneficiari del Bonus Stem promosso da Bluenergy a supporto delle figlie dei dipendenti iscritte a facoltà tecnico-scientifiche. Il Bonus Stem è un contributo una tantum del valore di 2.000 euro destinato alle figlie dei collaboratori Bluenergy che scelgono percorsi universitari in ambito matematico e statistico e nasce con l’obiettivo di promuovere la parità di genere nelle discipline Stem. Un supporto concreto allo studio che ha contribuito alla partecipazione attiva della studentessa nel team Enactus UniUd, un gruppo di 15 studenti che ha lavorato per mesi allo sviluppo di due progetti ad alto impatto sociale e ambientale: AgriChange e Grel.
Questi progetti si sono aggiudicati il primo posto nella categoria Early Stage alla Competizione Nazionale Enactus 2025, organizzata da Fondazione Enactus Italia, che riunisce più di 100 giovani changemaker provenienti da tutta Italia e decine di idee imprenditoriali ad impatto, guadagnandosi così il diritto di partecipare alla competizione mondiale. Un traguardo importante, nato dall’osservazione del territorio, dal dialogo con i professori e dalla passione per la sostenibilità.
Due soluzioni per un futuro più verde
Il progetto AgriChange propone un innovativo trattamento pre-semina basato su campi magnetici statici, che migliora la germinazione dei semi anche in condizioni difficili di siccità e salinità. Portatile, sostenibile e pensato per i contesti rurali fragili, il dispositivo è stato sviluppato con il contributo di Carla Fioritto, del Prof. Ruben Specogna e della startup EMC Gems S.r.l., oltre al supporto scientifico del Dott. Marco Vuerich, della Prof.ssa Elisa Petrussa e del Prof. Francesco Boscutti.
Il progetto Grel, invece, ha sviluppato Polvar, una miscela in polvere ecologica che trasforma i rifiuti organici in compost di alta qualità, riducendo gli odori e la produzione di metano, senza additivi chimici. Il prodotto è stato brevettato grazie al lavoro del Dott. Andrea Cudini e della Prof.ssa Maria De Nobili.
Una sinergia virtuosa tra università, azienda e territorio
Per Bluenergy, da sempre impegnata nel costruire programmi di welfare aziendale che siano un supporto concreto e tangibile per le famiglie dei propri collaboratori, questa storia rappresenta un esempio concreto di come l’impegno aziendale nel sociale possa generare impatto positivo. Oltre al Bonus STEM, infatti, l’azienda ha scelto di sostenere con una donazione liberale l’associazione Enactus UniUd, contribuendo alla realizzazione dei progetti e alla partecipazione del team alla competizione mondiale.
«Facciamo un sincero in bocca al lupo a Giulia e a tutta la squadra che ci rappresenterà in questa prestigiosa competizione. Distinguersi in un progetto che unisce innovazione, sostenibilità e spirito di squadra ci conferma che è l’approccio più corretto per guardare al futuro con spirito costruttivo e concretezza», ha commentato Alberta Gervasio, Amministratore Delegato di Bluenergy Group. «Iniziative come il Bonus STEM nascono proprio con l’obiettivo di costruire un ponte tra formazione, impresa e futuro. Grazie alla collaborazione tra ateneo, impresa e associazionismo, progetti come AgriChange e Grel ci dimostrano che l’innovazione sostenibile può partire dal territorio per arrivare nel mondo».
«Siamo orgogliosi di poter rappresentare l’Italia a un appuntamento internazionale così importante come la Enactus World Cup. Questo traguardo è il risultato di mesi di lavoro di squadra, ricerca e confronto con il territorio. Come giovani sentiamo la responsabilità di portare avanti progetti di innovazione sostenibile che possano generare un impatto concreto oggi e garantire un futuro migliore alle prossime generazioni», dichiara Giulia Anedda, membro del team Enanctus UniUd. «Con Agrichange e Grel vogliamo dimostrare che il cambiamento è possibile se università, imprese e studenti collaborano con passione e visione comune. Ringraziamo Bluenergy per aver creduto in noi e per l’attenzione che dedica alle giovani studentesse, contribuendo a valorizzare il ruolo femminile nelle discipline tecnico-scientifiche».
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