Un positivo al liceo Leopardi-Majorana di Pordenone: finisce in quarantena un’intera classe

PORDENONE. Un positivo al Covid-19 al liceo Leopardi-Majorana a Pordenone e una classe nel Bronx è in isolamento per 14 giorni perché non ci sono sufficienti condizioni di sicurezza anti-contagio. La mappa dell’emergenza coronavirus si allarga nelle scuole del Friuli occidentale, dove 40 dirigenti sono in prima linea e segnalano all’Azienda sanitaria tutti i casi, che poi vengono gestiti dal Dipartimento di prevenzione. «Informiamo che in una classe del nostro istituto – recita l’avviso della dirigente Rossana Viola sul sito web liceale – si sono verificati casi di positività al Covid-19. Il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria Friuli occidentale è intervenuto e ha disposto le misure di prevenzione necessarie».
La sede nel Bronx ha trasformato ex uffici in aule, oltre dieci anni fa. Il Dipartimento di prevenzione ha rilevato che in un’aula non erano garantite le condizioni di sicurezza per gli studenti e così per loro potrebbe scattare la didattica a distanza.
La trasparenza è una virtù dei dirigenti scolastici che condividono il bollettino dei contagi e informano 39 mila famiglie sul territorio pordenonese. «Vari studenti sono in quarantena, ma al momento attuale non ci sono casi positivi all’Itis Kennedy – la dirigente Laura Borin monitora 1.600 alunni –. L’attenzione è massima e le misure anti-contagio sono attivate». All’Isis Zanussi a Pordenone il caso di una studentessa positiva al Covid-19 è stato segnalato dal dirigente Giovanni Dalla Torre e gestito dall’Asfo.
Le lezioni vanno avanti anche nelle aule del vicino istituto comprensivo Centro storico in via Gozzi. «Due casi di positività al Covid-19 nella media Centro storico e uno alla primaria Gabelli – ha informato il dirigente Piervincenzo Di Terlizzi –. La scuola è parte del mondo, lo sappiamo. Il Dipartimento di prevenzione ha effettuato il tracciamento dei contatti anche in ambito scolastico e ha disposto le necessarie misure di quarantena preventiva». La didattica a distanza è partita per i ragazzi in quarantena e per tutti gli altri studenti, invece, le lezioni proseguono in presenza. «La concreta possibilità di simili eventi accompagna, in questo periodo, la vita quotidiana di tutti e quella di tutte le scuole – assicurano i dirigenti Di Terlizzi e Dalla Torre –. Le misure organizzative, l’impegno di ognuno e la collaborazione con le autorità sanitarie possono permettere di attenuare il rischio».
Altri casi hanno fatto scattare le misure di contenimento nella cintura periferica: tre studenti pendolari dal Veneto sono risultati positivi all’Isis Marchesini a Sacile, uno nel liceo Le Filandiere a San Vito al Tagliamento, dove anche l’istituto comprensivo ha registrato casi nelle sezioni dell’infanzia a Ligugnana.
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