Un caso a Castelmonte, i frati si mettono in quarantena. Sale a otto il numero delle vittime: 205 i positivi registrati

CORONAVIRUS IN FVG, CHE COSA SAPPIAMO
- Salgono a 205 casi da coronavirus in Friuli Venezia Giulia
- Registrato un aumento di 79 casi in 24 ore
- Otto i decessi per coronavirus
- Sono 23 i ricoverati nei reparti di infettologia e 10 i pazienti in terapia intensiva
- Un caso di contagio a Castelmonte
Il contagio da coronavirus non risparmia il baluardo friulano della fede, il santuario mariano di Castelmonte, da ieri ufficialmente “blindato”: il priore della comunità religiosa di Madone di Mont, padre Gianantonio Campagnolo, è risultato positivo al tampone, cui si è sottoposto mercoledì. Ieri appunto il risultato, che ha fatto immediatamente scattare il protocollo sanitario: tutti i frati, in tutto dieci, sono ora in quarantena, mentre i locali del santuario, dalla chiesa agli alloggi, sono stati sottoposti a una scrupolosa opera di sanificazione.
È stata inoltre ricostruita la rete dei contatti avuti dal priore negli ultimi giorni: diverse delle persone indicate sono a loro volta in isolamento domiciliare precauzionale. Il Dipartimento di prevenzione non ritiene invece che possano esserci pericoli per i fedeli che domenica scorsa hanno partecipato a una messa officiata proprio dal padre rettore del santuario, considerata la distanza fra l’altare e i primi banchi.
La notizia del primo caso accertato di coronavirus sul territorio di Prepotto si è diffusa in fretta, inducendo la sindaca di Mariaclara Forti a inoltrare ai residenti un messaggio whatsapp per ribadire la necessità di rimanere in casa. Il concetto è stato espresso anche sulla pagina Facebook del Comune: «La gente – dichiara la prima cittadina – deve prendere atto dell’assoluta, fondamentale importanza dei comportamenti individuali. Rimanete nelle vostre abitazioni», sollecita, sottolineando che si tratta dell’unica arma per frenare l’avanzata del virus.
La situazione in regione. Salgono a 205 i casi positivi al coronavirus in Friuli Venezia Giulia, con un aumento di 79 persone rispetto all'ultima comunicazione. Sono due i decessi registrati in più rispetto alla giornata di ieri, che portano a 8 il numero totale di morti per Covid-19.
Ad aggiornare sulla situazione è la Regione attraverso il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, dalla sede della Protezione Civile a Palmanova.
Riccardi rende noto che sono 23 i ricoverati nei reparti di infettologia e 10 i pazienti in terapia intensiva nelle strutture ospedaliere della regione. Finora sono stati effettuati 2.604 tamponi.

Aggiornamento alle 18. Il presidente della Coldiretti Fvg Michele Pavan ha scritto questa mattina ai Prefetti di Gorizia, Trieste e Udine per denunciare lo stato di grave difficoltà in cui versano numerose aziende agricole dei territori delle tre province che questa mattina non si sono viste arrivare sul posto di lavoro centinaia di dipendenti sloveni, bloccati alla frontiera dalle autorità del loro Paese.
La richiesta ai Prefetti, si legge in una nota, è di intervenire presso il governo nazionale per chiedere un intervento nei confronti delle autorità slovene «per il ritiro del provvedimento» ritenuto «ingiustificato e deprecabile» almeno per quel che riguarda i lavoratori transfrontalieri. Della questione, rende noto Coldiretti Fvg, sono stati informati il governatore della Regione Massimiliano Federiga e gli assessori alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier al Lavoro Alessia Rosolen. Ai Commissari di governo, ha precisato Pavan, «ho sottolineato i gravi danni arrecati alle aziende che si vedono messe a rischio tutte le attività colturali in campagna, nonché, in tantissimi casi, le operazioni di cantina».
Aggiornamento alle 17. Sedici casi di contagio alla casa di riposo Rovere Bianchi di Mortegliano: si tratta di 10 ospiti e 6 dipendenti. Nella struttura comunale, che accoglie 90 anziani ed è gestita da Euro&Promos, lo scorso
9 marzo era risultata positiva al coronavirus un'operatrice. Già dalla settimana scorsa l'edificio era stato interdetto alle visite dei parenti: sono così scattate le procedure per arginare possibilmente il contagio ed è stato imposto lo stop alle visite dei familiari.
Gli ospiti contagiati sono stati isolati rispetto alle altre persone presenti nella casa di riposo: si è già provveduto alla sanificazione dei locali e al potenziamento del personale. Continuano i controlli sugli altri ospiti che presentano dei sintomi.
Nella giornata di mercoledì è deceduta all'ospedale di Udine una donna di 103 anni, affetta da coronavirus, ospite della casa di riposo.
Aggiornamento ore 16.30. «Le imprese del commercio, del turismo e dei servizi sono messe a dura prova in questi giorni, ma stiamo dimostrando il meglio di noi stessi: siamo responsabili in un momento molto difficile e le nostre aziende, pur chiuse, sono consapevoli che questo grande sforzo forse riuscirà a riportarci quanto prima alla normalità».
Lo ha detto il presidente della Confcommercio Udine e del Fvg Giovanni Da Pozzo, in un video messaggio postato sulla pagina Facebook dell'associazione. «Il nostro mondo non ha solo un valore economico, ma anche sociale - ha proseguito Da Pozzo - e per capirlo basta guardare le nostre città e paesi oggi, con le piazze e le vie che sono vuote e spente. Ma stiamo dando un segnale forte e abbiamo un grande senso di comunità, non sempre recepito dalla politica».
Il presidente ha poi rivolto un appello proprio alla politica e agli amministratori. «Noi siamo quelli che stanno subendo più di tutti - ha sottolineato - e mi auguro che il governo, la Regione e gli amministratori locali tengano in considerazione il grande sacrificio che stiamo facendo per riemergere e riaprire al più presto, e ci siano vicini, perché questo non sarà possibile senza un forte aiuto in termini di credito e di sostegno ai lavoratori che non devono pagare le difficoltà economiche delle imprese». Da Pozzo ha concluso il messaggio rivolgendosi agli associati. «Come Confcommercio Udine noi siamo disponibili oggi e nei prossimi giorni per darvi supporto, informazioni e suggerimenti - ha detto -, le nostre linee telefoniche sono a vostra disposizione. Cerchiamo tutti di guardare al prossimo futuro»
Aggiornamento ore 16. Espletare il servizio a battenti chiusi per garantire una limitata possibilità di contagio. È la richiesta dell'Ordine dei farmacisti al vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi, per chiedere maggior tutela del personale in questo periodo di emergenza. Per l'esponente dell'esecutivo la richiesta di modificare l'erogazione del servizio proposta dai farmacisti può essere condivisibile, tutelando la prosecuzione dell'attività in sicurezza. Secondo Riccardi è però necessario che ogni farmacia garantisca un numero di telefono al quale ogni cittadino possa rivolgersi per avere adeguate risposte alle singole necessità.
Aggiornamento ore 15.30. La Confederazione Europea dei Sindacati chiede un congedo per malattia retribuito per tutti i lavoratori in tutta Europa ora che l'emergenza coronavirus evidenzia il pericolo per la salute pubblica rappresentato dai tagli apportati alle indennità di malattia dagli Stati membri. «Milioni di lavoratori hanno perso la retribuzione per malattia dopo la crisi finanziaria del 2008, il che li costringe a lavorare quando sono malati», ha affermato il segretario generale della Ces Luca Visentini, citando i dati della Commissione europea. I dati mostrano che da allora la maggior parte degli Stati membri ha ridotto la spesa per prestazioni di malattia. I maggiori tagli sono arrivati nei paesi più colpiti dall'austerità: Grecia (-7,2% all'anno), Spagna (-2,3%), Cipro (-1,9%), Irlanda (-0,9%) e Italia (0,5%). I tagli alla retribuzione per malattia in Europa significano che più persone vanno al lavoro quando sono malate perché non possono permettersi di perdere il reddito o rischiare di perdere il lavoro. Ciò presenta un rischio per la salute pubblica, in particolare nel contesto dell'epidemia di coronavirus. «Non avrebbe dovuto essere necessaria una pandemia globale per dimostrare che si tratta di una cattiva idea, ma ora l'UE e gli Stati membri devono garantire che tutti i lavoratori abbiano diritto a un congedo per malattia e all'assistenza sanitaria gratuita», ha aggiunto Visentini.
L'esecutivo della CES ha adottato una risoluzione che invita la Commissione europea e i governi nazionali a garantire a tutti i lavoratori, compresi gli autonomi e i precari, un congedo garantito senza timore di perdere il lavoro o il reddito; a prevedere un sostegno finanziario per tutti i lavoratori che perdono il reddito durante la quarantena, sono sospesi o licenziati. Richiesto anche l'aumento degli investimenti pubblici a sostegno dei servizi sanitari universali e degli operatori sanitari, di allentare le regole fiscali e erogare finanziamenti per aiutare i Paesi più colpiti, tra cui l'Italia.
Aggiornamento ore 15. «Il traino della nostra produzione è ovviamente la Cina, che ora, quasi terminata la crisi determinata dal Coronavirus, sta tornando a recuperare: recupereremo ciò che non è stato venduto in questi mesi; questo secondo semestre dell'esercizio sarà buono». È ottimista Alessandro Brussi, direttore finanziario della Danieli, la multinazionale di Buttrio (Udine) che nella produzione di acciaio (Steel Making ABS) e nella realizzazione di impianti siderurgici (Plant Making) ha il grosso della sua attività. Un 'sentiment', quello di Brussi, positivo nonostante una semestrale approvata ieri dal Cda che mostra dati di bilancio tutti in negativo. Un primo semestre - chiuso comunque con un utile netto di gruppo di 21,1 milioni di euro - che risente di cause contingenti e che non destano preoccupazione nei vertici Danieli né per un settore né per l'altro.
«I primi due mesi 2020, però - indica Brussi - hanno visto un mercato più ricettivo e per il momento non ci sono conseguenze particolari a causa del Coronavirus». D'altronde, «noi vendiamo beni capitali, che necessitano di due anni per il montaggio». Il fatto che il Gruppo sia costituito da 70 società sparse per il mondo che vendono (anche) estero su estero, «scongiura ogni eventuale problema legato alla crisi epidemica italiana», sebbene la casa madre sia italiana ed abbia un ruolo determinante. Un gruppo «in cui nessuno è contagiato», elemento che non causa scossoni all' attività. Anche «il mercato europeo si è un pò ripreso»
Aggiornamento delle ore 13. Il sindaco di Sappada, Mauro Piller Hoffer, ha pubblicato un "avviso agli ospiti" per invitare turisti e possessori di seconde case a far rientro nelle proprie abitazioni il prima possibile. Al di là delle disposizioni governative, il sindaco ricorda che il Comune di Sappada ha un solo medico che non potrebbe far fronte a un numero rilevante di esigenze di altre persone.
Aggiornamento delle ore 12. Cinque persone, quattro uomini e una donna, di età compresa tra i 30 e i 58 anni, sono state denunciate ieri dai Carabinieri di Udine per inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità. I cinque sono stati sorpresi alla guida delle proprie auto in comuni diversi dal proprio e senza alcuna valida giustificazione per gli spostamenti nel corso dei controlli eseguiti nella giornata di ieri dai militari dell'Arma della sezione radiomobile della Compagnia di Udine e della stazione di Majano, nella zona collinare tra Majano e Colloredo di Monte Albano.
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