Virus, il premier Conte: negozi chiusi, aperte farmacie ed edicole. La Regione Fvg alza il livello d'allarme

L'annuncio del presidente del Consiglio: «Il mio grazie va a tutti voi che state rispettando le misure che il governo ha adottato. Sappiate queste rinunce stanno dando un grande contributo al Paese, l'Italia sta dando prova di essere una grande comunità». Autocertificazioni, controlli a raffica

CORONAVIRUS IN FVG, CHE COSA SAPPIAMO

  • Salgono a 126 casi da coronavirus in Friuli Venezia Giulia
  • Sei le persone decedute, di cui un'anziana di 103 anni a Udine
  • La Regione assumerà 66 medici, 8 radiologi, 173 infermieri e 74 Oss
  • Cancellate tutte le frecce per e da Milano
  • Austria e Slovenia chiudono i confini con l'Italia

 

Aggiornamento delle 22. «Questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante. Ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione di quelle dei beni di prima necessità e delle farmacie. Chiudiamo i negozi». Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte nel corso di una diretta tv.

Resta garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali, fra cui i trasporti. Le fabbriche resteranno aperte ma con misure di sicurezza. Sono sospese anche le attività di bar, pub, ristoranti (per tutto il giorno e non solo dopo le 18), mentre saranno aperte edicole e tabacchi.

Conte: “Chiudiamo le attività commerciali, ma gli alimentari restano aperti. Non si fermano trasporti, farmacie, banche ed edicole”

È garantito anche il funzionamento dei servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi.

Aggiornamento delle 19.30. Sono pesanti le ripercussioni sul traffico autostradale in seguito ai controlli attuati dalla polizia austriaca, sugli automezzi in arrivo dall’Italia. Mercoledì 11 marzo, sul versante dell’Italia si è formata una coda di Tir, che dal valico autostradale di Coccau arrivava fino alla galleria Tarvisio ed anche oltre, verso Camporosso.

Sembrava proprio d’essere ritornati indietro di decenni, quando ai confini c’erano da rispettare gli adempimenti doganali. Giornata di lavoro in cui ha dovuto operare con assiduità anche la Polizia stradale italiana per fare in modo che tutto si svolgesse nei termini della sicurezza.

Virus, controlli al confine con l'Italia da parte della polizia austriaca

La chiusura della frontiera attuata dall’Austria, se sull’autostrada ha fatto emergere problematiche specie per il controllo dei conducenti degli autoarticolati in arrivo dall’Italia, al valico stradale della statale 13 tutto si è svolto nella normalità, anche grazie allo scarso flusso di auto.

Aggiornamento delle 18.30. La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, in considerazione che l'applicazione delle disposizioni del decreto del Governo non sono state prese finora da tutta la popolazione nella dovuta considerazione, invita i sindaci a disporre il passaggio alla fase operativa di allarme.

Appello del governatore Fedriga: "Per favore, state a casa"

Lo rende noto il vicepresidente con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi. Come previsto dal Piano di emergenza viene dunque innalzato il livello dalla fase di preallarme a quello più alto, ovvero di allarme.

Per diffondere in maniera più efficace le prescrizioni la Protezione civile ha chiesto ai sindaci di diramare un messaggio audio alla popolazione nelle zone residenziali più densamente abitate con l'impiego dei volontari e dei mezzi in dotazione ai Gruppi comunali di protezione civile.

Virus, la Regione ai Comuni: alzare il livello d'allarme del piano di emergenza

Il passaggio nel protocollo del Piano di emergenza prevede anche che oltre alla funzione già attivata di assistenza alla popolazione venga aggiunta quella dell'individuazione un coordinatore dei volontari, che si occuperà di disporre tutte le operazioni richieste per dare assistenza alla popolazione, di concerto anche con le associazioni del territorio (Caritas, volontariato civico, ecc).

Aggiornamento delle 16.30. Il sindaco di San Vito di Fagagna, Michele Fabbro, è in quarantene e in isolamento dimestico come disposto dall'autorità sanitaria. Anche lui, come diversi colleghi, ha partecipato alla riunione dell'Auser lo scorso 3 marzo.

Aggiornamento delle 16.15. Il sindaco di Mortegliano, Roberto Zuliani, è in quarantena nel proprio domicilio per precauzione, avendo partecipato lo scorso 3 marzo alla riunione dell’Ausir il cui direttore generale, Marcello Del Ben, è risultato nei giorni seguenti positivo al Coronavirus (è curato presso l’abitazione). Il generale dei carabinieri, protagonista di Mani Pulite e ora “prestato” alla politica come primo cittadino di Mortegliano, si trova così confinato, per disposizione del dipartimento di prevenzione dell’Ass, a lavorare solo con cellulare e pc e senza potersi spostare da casa e senza incontrare persone, fino al 17 marzo. Con lui potrebbero essere destinatari di analogo provvedimento parecchi dei 35 amministratori che, insieme ai referenti di A&T2000 Spa, hanno partecipato all’incontro indetto dall’Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti: bloccati a casa il vice sindaco di Pozzuolo Sandro Bianco, già assessore provinciale, al quale è stato comunicato che sarà sottoposto a tampone il 16 marzo, Emiliano Canciani sindaco di Reana, Andrea Pozzo primo cittadino di Pasian di Prato che è presidente dell’assemblea dei sindaci di A&T2000. Sono confinati a casa anche Paolo Graberi e Milena Domini, componenti del cda della Spa dei rifiuti.

Aggiornamento delle 15.30. Salgono a 126 i casi di positività al Coronavirus in Friuli Venezia Giulia, con un incremento di 10 unità rispetto a martedì. I tamponi effettuati sono stati 2073. Ventuno sono le persone attualmente ricoverate in ospedale, di cui 5 si trovano in terapia intensiva. Le analisi in corso sono 273.

Tre invece sono le persone decedute, di cui due a Trieste (di 62 e 88 anni con pluripatologie pregresse) e una a Udine (103 anni). Ad aggiornare sulla situazione è la Regione attraverso il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, dalla sede della Protezione Civile a Palmanova.

Aggiornamento delle 13.30. Due denunce a Udine per inosservanza del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emesso il 9 marzo per contenere i contagi da Coronavirus. La Polizia di Stato, nella notte tra martedì 10 e mercoledì 11 marzo, ha controllato dapprima un udinese che, verso l'1.30, stava girovagando in auto lungo le strade del centro.

Autocertificazioni, i controlli sulle strade della Polizia locale di Udine

L'uomo ha spiegato che "a casa si stava annoiando". Un'ora dopo, intorno alle 2.30, un ragazzo residente in provincia è stato controllato mentre stava rientrando al suo domicilio dopo essere stato a cena a casa di amici. Anche lui è stato segnalato all'Autorità giudiziaria.

Martedì gli agenti delle Volanti, della Squadra mobile, della Stradale e della Polizia ferroviaria hanno acquisito, complessivamente, 47 autocertificazioni che saranno verificate. E i controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni.

Aggiornamento dell 11.30. I carabinieri della compagnia di Tolmezzo, nell’ambito dei controlli predisposti per l’emergenza Coronavirus a seguito dell’emanazione del nuovo decreto del 9 marzo, hanno effettuato numerosi accertamenti sul territorio. A seguito di questi controlli sono state denunciate tre persone per violazione delle prescrizioni imposte dal decreto Conte. Si tratta di una coppia di coniugi trevigiani controllati dai carabinieri della stazione di Forni di Sopra e di un giovane carnico trovato nella serata di martedì a Tolmezzo da personale del Norm, che si trovavano fuori dai rispettivi comuni di residenza senza giustificato motivo. Terminati gli accertamenti, gli stessi sono stati denunciati inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.

Aggiornamento delle ore 11. Da martedì sera i servizi ferroviari Mi.Co.Tra. tra Udine e Villach realizzati in partnership tra Ferrovie Udine Cividale e il vettore austriaco Obb sono stati sospesi così come anche l’operatività dei treni prolungati fino a Trieste nei fine settimana. Lo comunica la Società Ferrovie Udine Cividale, evidenziando che già da martedì il treno 1823 Villach-Tarvisio Bv-Udine non ha effettuato il suo servizio a causa della situazione di emergenza in atto e dei conseguenti provvedimenti assunti dalla società Obb in ottemperanza alle decisioni del governo austriaco. Il treno Mi.Co.Tra. 1823 di mercoledì sera, limitato da Tarvisio a Udine sarà svolto mediante autobus. La normale ripresa dei servizi, al momento in data da destinarsi, è legata al superamento dell’emergenza Covid-19. Per maggiori informazioni è consultabile il sito della Società ferrovie Udine Cividale all’indirizzo web: www.ferrovieudinecividale.it

Aggiornamento delle ore 10. I carabinieri della stazione di Martignacco hanno denunciato a piede libero per "inosservanza dei provvedimenti dell'autorità" il titolare della pizzeria "Al trancio d'oro" poichè, in violazione delle prescrizioni previste dal decreto Conte, ha tenuto aperto il suo pubblico esercizio al di fuori degli orari consentiti. E' stata anche richiesta la sospensione della licenza. Il controllo è stato eseguito intorno alle 19.30.

Aggiornamento delle ore 9. La Polizia di Stato della provincia di Pordenone sta effettuando da lunedi 9 marzo controlli finalizzati a riscontrare il rispetto delle misure disposte per contrastare la diffusione del coronavirus-Covid 19.

Pattuglie dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico- squadra volante della questura, della sezione polizia stradale e della polizia ferroviaria hanno controllato numerosissime persone in transito lungo le vie cittadine e della provincia acquisendo 221 autocertificazioni da parte di persone che hanno dichiarato di spostarsi in ragione di comprovate esigenze lavorative.

Denunciate 7 persone. Si tratta di un goriziano che si era recato a Pordenone in una officina meccanica per un contenzioso in atto relativo all’acquisto di una autovettura, mentre la polizia stradale ha controllato un sacilese che si era recato a Pordenone per acquistare una play station.

Ancora le Volanti hanno segnalato un uomo proveniente dal gruarese che controllato di primo mattino, inizialmente aveva dichiarato di dover consegnare dei documenti per una richiesta di lavoro, è stato ritrovato successivamente alle 2 di notte di martedi 10 marzo, all’esterno di un bar, ancora in città senza saper giustificare la propria presenza.

Le altre 5 persone denunciate, rintracciate sempre in città e provenienti da altri comuni della Provincia (Spilimbergo, Cordenons), non hanno saputo dare giustificazioni in ordine ai loro spostamenti, ed è quindi scattata la denuncia

La questura di Pordenone ha provveduto ad effettuare anche le verifiche in ordine alla veridicità delle dichiarazioni, contattando le aziende o i titolari e datori di lavori indicati dalle persone controllate, riscontrando la correttezza di quanto dichiarato. I controlli proseguono in tutta la provincia di Pordenone.

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