Udine, via Mercatovecchio è già un parcheggio ma ai passanti non piace: meglio senza auto

La riapertura al traffico è prevista tra una settimana ma il “colpo d’occhio” già regala uno scorcio di quello che accadrà

UDINE. Per la riapertura al traffico e, soprattutto, per lo spegnimento delle telecamere ai varchi della Zona a traffico limitato, manca ancora una settimana, ma già ieri via Mercatovecchio, rinnovata con le strisce blu, si è trasformata in un parcheggio.

Tra via Manin, piazza Libertà e la storica via del centro poco prima delle 13 abbiamo contato 26 mezzi in sosta, compreso un camion con le 4 frecce lasciato nella corsia riservata ai bus e un’auto parcheggiata - in divieto - a un passo dalla fermata, tanto che l’autobus è stato costretto a fare lo slalom per ripartire.

Un assaggio di quello che accadrà da mercoledì prossimo sullo sfondo della loggia del Lionello quando tutti potranno di nuovo entrare nel cuore del centro storico con la propria automobile. Alcuni commercianti sperano che insieme al traffico tornino anche gli affari o almeno un po’ più di movimento e di gente.

Altri reclamano invece più iniziative per rianimare la città con un progetto complessivo al quale il vicesindaco Loris Michelini assicura di star già lavorando. «In attesa di una revisione complessiva - spiega - è giusto sperimentare».

E allora via libera alle auto anche per fermare la conta delle multe che dopo aver superato quota 30 mila continuano a crescere. Ancora per sette giorni infatti gli occhi elettronici monitoreranno tutti i passaggi, sanzionando quelli non autorizzati.

Che sono tanti. «Anche più di cento al giorno», conferma Michelini. Ieri per esempio in via Manin c’erano 9 automobili di cui 4 con esposto il pass dei residenti per la Ztl, 2 con il pass disabili e 3 senza alcun contrassegno. In piazza Libertà altre due auto con il passa disabili, una autorizzata all’accesso in Ztl ma fuori dagli stalli e una senza contrassegni oltre a un mezzo del Comune. In via Mercatovecchio due furgoni, un camion in divieto, 4 auto con il pass Ztl, 2 con quello disabili e tre senza autorizzazioni esposte. Su 26 mezzi, oltre al camion fermo nella corsia riservata ai bus, 7 auto in teoria rischiavano la multa per ingresso abusivo nella Ztl.

A colpire i passanti però era soprattutto il colpo d’occhio regalato dagli stalli blu con le auto parcheggiate. «Una decisione assurda, tutte le città fanno i centri pedonali e noi rimettiamo le strisce blu?», dice contrariato Luca, uno studente universitario che si sposta con il bus ma assicura di essere disposto a fare due passi in più pur di eliminare le auto esattamente come Isabella Masutti che lavora in panificio in centro e non si attende un incremento degli affari con la riapertura alle auto: «I problemi sono altri a incominciare dai centri commerciali».

Dello stesso avviso anche Alessandro Perisutti che da 20 anni gestisce l’edicola in via Mercatovecchio: «Da quando sono qui i passaggi si sono ridotti di oltre il 50%, ma finché ci saranno tutti quei centri commerciali.. Per capire se cambierà qualcosa con la riapertura dobbiamo aspettare, ma di certo non si risolveranno tutti i problemi». Donatella, con la figlia Gaia di 10 anni, non ha dubbi: no alle auto, sì al bus. Simonetta, che da 16 anni arriva da Codroipo in treno e poi si sposta in bici, invece va controtendenza: «Vedo sempre poca gente, magari così la città sarà più viva».

Un commerciante di via Vittorio Veneto che ha preferito rimanere anonimo infine chiede «un disegno più ampio per rilanciare la città, provare va bene - dice -, meno che sia sulla pelle di chi non è stato interpellato, il problema non è aprire o chiudere ma portare avanti un progetto». —


 

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