Tragedia in Burkina Faso, l’ultima chiamata al figlio per gli auguri

La famiglia ha cercato per tutta la giornata di mettersi contatto con Tonino. Solo in serata è arrivata la conferma del decesso da parte della Farnesina

SEDEGLIANO. Ieri sera la comunità di Sedegliano ha finito di sperare che Tonino Tonial fosse vivo. Sgomento e incredulità di tutto il paese per la sua morte, era una persona molto conosciuta e apprezzata per la sua grande generosità d’animo.

Quando si parla del dolore delle persone non si trova mai la sfumatura giusta per descriverlo, così è per la famiglia di Tonino Tonial quando ieri a tarda sera è stata informata ufficialmente che il loro caro era scomparso in circostanze tutte da chiarire in Burkina Fasu.

Un presagio dell’accaduto era dato da parole come macigni che circolavano insistentemente da mercoledì sera a Sedegliano e a Codroipo. «Scomparso in circostanze tragiche» in Burkina Faso Tonino Tonial erano i messaggi che circolavano via Whatsapp e via Facebook.

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Voci inconsistenti che si sono susseguite per tutta la giornata di ieri ma fino a sera tardi una conferma e una certezza di una notizia così tragica e di una morte data per violenta non c’era. Sedegliano ha sperato fino all’ultimo, ora è annientata dal dolore. Eppure ieri in ogni luogo pubblico e per la strada tutti si chiedevano cosa era potuto accadere a Tonino. Come avesse potuto «girare una notizia del genere senza saperne la fonte».

Perfino al figlio Filippo che ieri mattina era andato a bere un caffè in piazza glielo hanno detto in faccia.

E per poco non si era sentito male povero ragazzo, ignaro come la sua famiglia di quanto era accaduto. Anche Tiziano Tonial il fratello di Tonino ha incontrato una persona a Codroipo che gli ha chiesto notizie sul decesso del congiunto, un decesso sul quale lui nulla sapeva.

Anche Filippo il figlio ha tentato disperatamente di mettersi in contatto con il papà. Nulla da fare. La speranza era legata al fatto che lui non portava sempre con sé il telefono.

«Magari non è poi tanto facile mettersi in comunicazione con l’Africa» ha pensato Filippo, non era poi la prima volta che accadeva questo. Però fino a sera con un’angoscia che attanagliava sempre più lui e i suoi familiari nessuna notizia. La tecnologia ieri non ha annullato le distanze come fa sempre.

Non ha aiutato una famiglia a sapere la verità. Tonino Tonial era partito per il Burkina Faso per una vacanza agli inizi di ottobre, aveva telefonato al figlio per fargli gli auguri solo tre giorni fa. Gli aveva riferito che sarebbe tornato in Friuli a fine dicembre o, al pià tardi, ai primi di gennaio.

Il sindaco: sempre in prima linea per aiutare gli anziani

Non era la prima volta che ci andava, conosceva bene quei posti. Atterrava nella capitale e poi raggiungeva la località dove era nata la moglie Irene. Lei era in Africa già da cinque mesi.

Da dieci anni Tonial andava in quel Paese a titolo personale come volontario a fare del bene, a portare bene. Gli piacevano quei posti, li conosceva benissimo non era uno sprovveduto era un conoscitore di quell’ambiente. Sognava di passare lì i suoi anni in pensione assieme alla moglie.

Grande cordoglio e vicinanza alla famiglia e figli da parte di tutta la comunità è stata espressa dal sindaco Ivan Donati: «Siamo rimasti basiti della notizia e tutti speravamo che non venisse ufficializzata. Speriamo per la famiglia che venga fatta chiarezza su tutta la vicenda». ha commentato in serata.

Il vicesindaco Maurizio Rinaldi, dal canto suo ha voluto ricordare Tonial come «l’uomo andava a cercare materiale per i bisognosi dell’Africa, tutti erano disponibili ad aiutarlo a Sedegliano.

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