Volontario morto in Burkina Faso, la Farnesina conferma. Dubbi sulla dinamica

Tonino Tonial, 67 anni, di Sedegliano, portava aiuti umanitari. Il presidente dell'associazione per cui lavorava in Africa racconta: le autorità locali hanno avvisato la moglie della sua morte

SEDEGLIANO. «Va tutto bene, ora devo riattaccare perché qui le telefonate costano». Sono le ultime parole che Tonino Tonial ha pronunciato al telefono, parlando con il fratello Tiziano lunedì scorso, dal Burkina Faso. In quella terra africana cui il pensionato 67enne di Sedegliano ha dato tanto, prodigandosi per avviare progetti di cooperazione e per portare aiuti umanitari, Tonial ha perso la vita in circostanze ancora tutte da chiarire.

Le ipotesi

Diverse le ipotesi che sono state formulate sulla sua somparsa: la prima, la più terribile, è che fosse stato vittima di un agguato, la seconda, che fosse stato colto da un malore mentre si trovava in viaggio per una delle sue missioni di cooperazione. L’ultima, quella in cui la famiglia non ha smesso di aggrapparsi fino alla serata di giovedì, che le frammentarie notizie trapelate siano frutto di un equivoco, originato dalla difficoltà di comunicare con il Paese in cui si trovava. Per tutta la giornata di giovedì si sono rincorse le voci sulle sorti di Tonial fino alla conferma ufficiale del decesso, giunta in serata.

La partenza

Tonial era partito un mese fa per raggiungere la moglie Aguiratou Savadogo, una burkinabè di 32 anni, e portare aiuti umanitari per conto dell’associazione Pentalux Onlus “Maurizio Chittaro”.

«Eravamo preoccupati dalle voci che si rincorrevano sulle sorti di Tonial – informa il fondatore dell’associazione Sante Mariuz –, abbiamo cercato di avere notizie, poi il presidente Loris Di Giorgio dalla Grecia è riuscito a contattare la moglie dopo vari tentativi: era stata informata dalle autorità di polizia locali che il marito era stato trovato morto mentre si trovava in viaggio, una notizia che ci ha lasciati sotto choc» ammette.

Il ritrovamento

Purtroppo, alla donna non sono state riferite le circostanze del ritrovamento. Stando alle prime informazioni trapelate, l’uomo sarebbe stato rinvenuto nei pressi di una capanna privo di vita ma sul corpo non sarebbero stati individuati segni di violenza. Circostanze che sembrerebbero escludere responsabilità di terzi. Per i familiari di Tonial è stata una giornata drammatica.

Nella villetta bifamiliare di via Trento 11 a Sedegliano, dove Tonial abitava, le imposte sono rimaste abbassate, l’uscio chiuso. Dall’altro lato dell’abitazione è uscito il fratello Tiziano che, come la moglie Sandra, era allarmato dalla continua diffusione di notizie sul conto del congiunto e sulle conseguenze che queste avrebbero potuto avere sui genitori, ultranovantenni e comprensibilmente preoccupati.

La Farnesina

In serata è arrivata la comunicazione ufficiale da parte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: «La Farnesina conferma il decesso del connazionale – hanno informato in una nota –.

L’Ambasciata d’Italia ad Abidjan competente territorialmente e il consolato d’Italia in Burkina Faso si sono immediatametne attivati e sono in stretto contatto con le autorità locali e con la famiglia del connazionale a cui si sta prestando tutta l’assistenza necessaria. Dai primi accertamenti non risultano segni di violenza».

I viaggi

«Mio fratello andava spesso in Burkina Faso, un Paese che conosceva molto bene, l’ultima volta che l’ho sentito mi ha detto che stava bene e non avevo motivo di preoccuparmi» ha riferito il fratello. Ex operaio della Rex, Tonino Tonial era originario di Sesto al Reghena, ma ha trascorso la sua vita a Sedegliano.

Dopo il primo matrimonio, dal quale aveva avuto i figli Filippo, Tommaso e Francesco, aveva divorziato dalla prima moglie. Da un decennio aveva iniziato a collaborare con l’associazione di volontariato attraverso la quale aveva iniziato a viaggiare in Burkina Faso. Lì aveva conosciuto una giovane che sarebbe diventata sua moglie, con un matrimonio celebrato in Africa e registrato nella primavera del 2012 anche a Sedegliano. Era solito assentarsi per mesi per effettuare viaggi umanitari, ma telefonava sempre a casa per dare sue notizie.

La famiglia

Ma stavolta le notizie sono arrivate dalle voci di paese. Tiziano Tonial era al lavoro quando ha ricevuto una telefonata. «Mi hanno avvertito che circolavano in paese notizie terribili sulla sorte di mio fratello e mi sono subito preoccupato per i miei genitori, così sono tornato a casa – ha riferito –. Lo abbiamo chiamato ripetutamente, ma il suo telefono squillava a vuoto, poi partiva la segreteria e la preoccupazione non faceva che aumentare».

Nemmeno le telefonate dei figli Filippo, Tommaso e Francesco hanno trovato risposta. Muto anche il telefono della sua seconda moglie Aguiratou Savadogo, che tutti chiamano Irene.

Gli accertamenti

La Farnesina ha aperto un dossier sulla morte di Tonino Tonial, l’uomo godeva di buona salute ed era di casa in Burkina Faso dove aveva anche ottenuto la cittadinanza e dove si spostava da una regione all’altra con facilità. Occorrerà attendere l’esito degli esami del medico legale per sapere tutta la verità .

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