Tagliamento a 7 metri, Latisana in ansia

L’allarme nella Bassa è rientrato ieri solo qualche minuto prima delle 17 In 60 ore caduti sul Tolmezzino 400 millimetri di pioggia, 330 a Bordano
LATISANA.
Gli argini saranno anche cementati, l’alveo sarà pure allargato di un terzo e il ponte ferroviario lo hanno alzato di oltre un metro. Eppure quando piove per due o tre giorni di seguito sulla Bassa come nel bacino montano del Tagliamento niente tiene i latisanesi lontani dalla passeggiata sull’argine.


Un via vai su e giù per le scalinate a verificare con i propri occhi se anche sta volta la piena passa o se bisogna cominciare a preoccuparsi. E quando i propri occhi non bastano si scende in piazza a leggere il messaggio che viene appeso alla porta del municipio riportando ora e misura della piena massima del fiume o si fa una telefonata alla sede della Protezione civile per avere notizie in diretta. Ieri tutto questo si è ripetuto per l’intera mattinata fino alle 11 quando l’acqua del Tagliamento ha toccato 7 metri e 51 centimetri di altezza il livello massimo di piena raggiunto. Per fortuna le notizie che arrivanano dal meteo erano tranquillizzanti: più di così il grande fiume non sarebbe salito.


Per gli uomini della squadra comunale di Protezione civile ieri la giornata è cominciata presto alle 6 del mattino quando sui cellulari è arrivato il messaggio “Se.pi” servizio piena e sono stati attivati i servizi di guardia agli argini, non tanto del Tagliamento che adesso ha degli argini con un’anima in cemento armato che scende per qualche metro sotto terra dal ponte dell’autostrada in comune di Ronchis fino a tutto il centro di Latisana, quanto ai corsi d’acqua minori e ai loro argini indeboliti da giorni e giorni di pioggia intensa.


Ieri mattina non c’era più il vento di Scirocco e il mare con una bassa marea di circa mezzo metro (l’alta marea nella notte fra lunedì e martedì era stata di un metro e 10) riceveva bene e così l’onda di piena di ora in ora o saliva di 3 o 4 centimetri o scendeva di un paio fino al suo livello massimo raggiunto alle 11. Il deflusso regolare e le condizioni meteo improntate al meglio già nel pomeriggio di ieri hanno portato la Protezione civile regionale a comunicare alla sede di Latisana la chiusura dell’allarme qualche minuto prima delle 17. A quel punto sono iniziati i preparativi per la partenza di oggi di un una quindicina di uomini del gruppo di Protezione civile dell’Ambito della Bassa (Latisana, Ronchis, Precenicco, Palazzolo, Muzzana e Pocenia) diretti a Pordenone con gruppi elettrogeni da 6 chilowatt e motopompe da 2.500 litri al secondo per contribuire a far fronte all’emergenza che ha colpito la città della destra Tagliamento.


E con la chiusura dell’emergenza-Tagliamento a Latisana il Friuli ha messo agli annali un’altra ondata di maltempo che in provincia di Udine (peggio è andato nel pordenonese) ha presentato un conto pesante. Basta leggere i dati dei pluviometri piazzati dall’Osmer-Arpa nel Tolmezzino, in val di Resia e nella zona di Bordano dove da domencia al mezzogiorno di ieri sono caduti rispettivamente 400, 350 e 330 millimetri di pioggia. Lontano dagli 800 millimetri record del Piancavallo o dei 500-600 di Val Tramontina e Val Cellina, ma abbastanza per mettere paura.


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