Sparatoria a Roma, Sesto al Reghena e Cordovado pregano per il giovane talento
Cresciuto a Ramuscello, Manuel Mateo aveva studiato nel piccolo borgo. Una compagna di Pravisdomini ricorda: «Era già in gamba e non si dava arie»

Il Friuli Venezia Giulia di Manuel Mateo Bortuzzo è racchiuso in un passato che, sovente, torna ad affiorare.
Nativo di Trieste, residente fino al 2013 a Ramuscello di Sesto al Reghena, ha frequentato amici di Pravisdomini, di San Vito al Tagliamento e di Sesto e Cordovado. Proprio in quest’ultimo, piccolo borgo ha frequentato le scuole medie, prima di iscriversi, studiando lì per un paio d’anni, all’Itc Luzzatto, una scuola di Portogruaro frequentata anche da altri sportivi del Friuli Venezia Giulia, come la campionessa di ciclismo Annalisa Cucinotta, di Latisana o Faousia Nonni, di Spadacenta di Annone Veneto, che gareggia per la Friultex Chions, nella B2 di volley.
All’Itc Luzzatto di Portogruaro, tra le compagne di classe di Manuel, c’era una ragazza di Pravisdomini, Valentina, che di Bortuzzo conserva ha un ottimo ricordo. «Già all’epoca – ha ricordato – era una persona davvero perbene e non si dava affatto arie, pur essendo uno sportivo già promettente. Un grande atleta e un ragazzo veramente in gamba. Speriamo possa riprendersi presto».
Pochi passi, lungo lo stesso rione, e Manuel Mateo Bortuzzo dall’Itc Luzzatto a piedi si spostava alle piscine. Un tragitto di appena 5 minuti per arrivare alla culla di un sogno che lo ha portato a condividere, a Ostia, i luoghi d’allenamento dei campionissimi.
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Il legame con Cordovado e Sesto al Reghena è rimasto presente, nella vita di Manuel, anche dopo il trasferimento a Treviso. Il ragazzo voleva diventare un campione, anche se ancora non era ai livelli attuali e non era ancora diventato realtà il sogno di potersi allenare a Ostia con una leggenda come Gregorio Paltrinieri.
Ma gli anni pordenonesi, come dicevamo, tornavano ad affiorare. Manuel era rimasto, per esempio, molto colpito dal dramma che quasi tre anni fa aveva visto coinvolto il giocatore della Spal Cordovado, Marco Giovannelli. Marco prometteva bene nel calcio e aveva già debuttato nella prima squadra. Rientrando a casette ebbe un incidente stradale mentre stava attraversando la cittadina di Bagnarola. I due si conoscevano, erano cresciuti sulle stesse strade e avevano frequentato gli stessi ambienti da giovanissimi, sebbene il calciatore fosse più grande di tre anni. «Riposa in pace, Marco» aveva subito scritto sulla sua bacheca virtuale Manuel. Erano quasi vicini di casa, poiché Manuel era di Ramuscello e Marco di Casette di Sesto al Reghena. Il centro del loro mondo, nei primi anni dell’adolescenza, era Cordovado. Ed è qui che Bortuzzo e le sorelle hanno frequentato le scuole medie.
I ricordi della gente del posto, visto il tempo trascorso, sono vaghi. «Una famiglia davvero per bene» ha ricordato un’infermiera che abita in paese. Poche parole per testimoniare anche il pudore verso un fatto così tragico e verrebbe da scrivere inverosimile. Manuel è stato colpito da due proiettili perchè era di passaggio per mangiare un panino e le prime ipotesi formulate parlano di uno scambio di persona. «È una notizia che mi rattrista molto, sebbene non lo conoscessi di persona – ha affermato ieri pomeriggio il sindaco di Cordovado, Francesco Toneguzzo, anche lui legato per motivi scolastici a Portogruaro –. A Cordovado ha fatto molta impressione questo fatto. Naturalmente non perdiamo la speranza e auguriamo al ragazzo e alla famiglia una rapida guarigione».
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