Sorpresi a giocare a biliardo: venti multe di polizia e finanza

PORCIA. Blitz di polizia e guardia di finanza, sabato 26, al “Green Planet” di Porcia, in via D’Annunzio.
Agenti e militari hanno trovato la struttura aperta, nonostante la giornata di limitazioni legate alla zona rossa, e, all’interno, numerose persone a giocare a biliardo. Di qui la decisione di comminare 20 multe da 400 euro ciascuna a gestore e ospiti della struttura, sul presupposto della violazione delle normative Covid. Il locale, dopo un consulto con la Prefettura, alla fine non è stato chiuso e il personale operante si è limitato alle contravvenzioni.
«Siamo un Centro federale – ha replicato il gestore del locale “Alex” Ruan – e siamo aperti da 20 anni. Siamo stati sorpresi dall’arrivo di polizia e finanza in quanto la Federazione italiana biliardo sportivo, la Fibis, a livello nazionale ha comunicato espressamente la possibilità, per gli atleti agonisti, di allenarsi in vista di manifestazioni di interesse nazionale riconosciute dal Coni. All’interno della nostra sede c’erano tutti tesserati agonisti. Ci rivolgeremo alla Federazione per capire come muoverci».
E sul fronte federale è già intervenuta Paola Luzzi, commissario per il Friuli Venezia Giulia della stessa Fibis: «È vero, abbiamo ricevuto precise disposizioni in tal senso. Il 19 dicembre scorso ci è arrivato un comunicato, reperibile anche sul sito della stessa Fibis, secondo cui, per quanto riguarda l’attività dei nostri atleti agonisti, anche in territori in zona rossa, non cambia nulla.
Il tesserato impegnato nell’attività agonistica nazionale ha diritto ad allenarsi anche nelle giornate di chiusura sociale, naturalmente col rispetto delle distanze e con le precauzioni imposte dalla normativa anti Covid. Parliamo di allenamenti, non di andare al bar a giocare a biliardo.
Il nostro nessuno lo vede come uno sport, ma lo è. Me ne rendo conto perché nei verbali si parla di “clienti”, non di atleti agonisti. Sto già inoltrando tutto il materiale alla segreteria della Federazione per le verifiche del caso». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto