Si giocherà al tribunale Usa l’operazione General Electric

Electrolux è pronta a sfidare il dipartimento di giustizia americano

UDINE. Per difendere l’affare Ge Appliances, Electrolux pronta a sfidare il dipartimento di giustizia americano in tribunale.

Lo ha detto ieri il presidente e ceo della multinazionale svedese Keith McLoughlin, a margine della presentazione dei dati del gruppo relativi al secondo trimestre 2015.

Il Dipartimento della Giustizia americano ha annunciato qualche settimana fa che cercherà di fermare l’acquisizione della divisione elettrodomestici di General Electric (operazione definita alla fine dello scorso anno) da parte di Electrolux.

La multinazionale svedese non condivide, ovviamente, la posizione del Dipartimento Usa, nè l’interpretazione che questo dà dell’operazione, paventando i rischi derivanti da una presunta minore concorrenza nel settore degli elettromestici negli Stati Uniti.

Da qui la dichiarazione del ceo di Electrolux che conferma la volontà di «contestare con forza questo tentativo del Dipartimento di opporsi alla transazione. La revisione dell’acquisizione proposta continuerà dunque - ha detto McLoughlin - in sede giudiziaria».

L’accordo per rilevare da General Electric il business dell’elettrodomestico, ovvero la società Ge Appliances (sede a Louisville, 9 stabilimenti produttivi e 12 mila dipendenti, con un fatturato che nel 2013 ha raggiunto i 5,7 miliardi di dollari e un margine operativo lordo di 390 milioni di dollari), uno dei principali produttori americani, è stato raggiunto a settembre 2014.

Un’operazione da 3,3 miliardi di dollari, la più importante di sempre per gli svedesi, la cui conclusione era attesa entro la metà del 2015. L’intromissione del Dipartimento della giustizia in versione antitrust, sta rallentando evidentemente, il perfezionamento dell’accordo. (e.d.g.)

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