Scatta l’indagine sui 14 militanti di CasaPound dopo il blitz in Consiglio Fvg. Uno di loro è un dipendente regionale

TRIESTE. Entra nel vivo l’indagine sul blitz in Consiglio regionale di ieri mattina a Trieste quando i neofascisti di CasaPound hanno fatto irruzione bloccando i lavori della Commissione che stava analizzando il Programma annuale immigrazione.Sono 14 i militanti politici entrati nell’emiciclo per criticare le politiche di contrasto all’immigrazione del centrodestra e che sono in fase di identificazione da parte della Digos del capoluogo giuliano che ha subito avviato gli accertamenti. In corso interlocuzioni tra Digos e Procura: ci si aspetta che le denunce siano formalizzate a breve.
Tra le persone individuate anche Francesco Clun, segretario provinciale di Trieste di CasaPound. Il suo nome, e il suo volto, sono rimbalzati sui mass media del Fvg e d’Italia per l’irruzione fatta in Consiglio regionale martedì, durante una seduta della VI Commissione. Lui è la persona che, mascherina sulla bocca e megafono, ha letto il comunicato con le proposte del movimento della testuggine sul tema immigrazione.
Clun, classe 1988, è anche un impiegato amministrativo alla Direzione centrale Salute, Politiche sociali e Disabilità della Regione Fvg. Uno dei tanti collaboratori a tempo determinato (o meglio, a somministrazione) dell’ente. Un particolare, quest’ultimo, non di poco conto. Tanto che c’è già chi chiede la sua testa per quanto accaduto, come Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l’Autonomia: «È scandaloso che l’autore della gravissima azione di martedì sia a libro paga dell’amministrazione regionale, deve essere immediatamente licenziato».
Critico anche il consigliere regionale del Pd Roberto Cosolini, che sulla sua pagina Facebook scrive:
«Scatterà il licenziamento per “giusta causa”? Mi pare il minimo. Oltre ovviamente alla denuncia». Denuncia peraltro già presentata dal presidente del Consiglio regionale Pietro Mauro Zanin nella giornata di martedì alla questura del capoluogo giuliano (sono in corso le indagini per identificare tutti gli autori del blitz).
Il vicepresidente Riccardo Riccardi annuncia provvedimenti nei confronti di Clun: «E’ inaccettabile non intervenire», assicura, ribadendo, però, come non possa essere sanzionato direttamente non essendo un dipendente regionale ma un interinale.

La condanna del mondo politico sul gesto di CasaPound è stata unanime, con qualcuno che ha paragonato l’azione del movimento di destra estrema a quella degli squadristi durante il ventennio fascista. Di altro avviso Clun: «Fin’ora di rotta balcanica si è solo parlato, senza fare nulla per risolvere il problema. Ci siamo stufati e abbiamo ritenuto opportuno far sapere al Consiglio regionale come la pensavamo in merito, attraverso un’azione forte. Azione di cui ci assumiamo ogni responsabilità, ma a nostro avviso indispensabile per sollevare la questione e far passare il messaggio che chi siede tra i banchi del Consiglio ed è pagato migliaia di euro al mese, potrebbe fare di più».
Il gruppo di CasaPound è entrato a palazzo senza trovare resistenza (altra questione che andrà chiarita), e dopo aver letto il comunicato, se n’è andato come se nulla fosse. Clun parla anche delle affermazioni del consigliere del Carroccio Antonio Calligaris, che ha dichiarato di essere pronto a sparare ai migranti (salvo poi fare un passo indietro e chiedere scusa qualche ora dopo). «Ci dissociamo totalmente da quelle affermazioni. Non è questo l’approccio da tenere, non serve istigare alla violenza, e non saremo noi a farlo.Noi chiediamo azioni forti da parte delle istituzioni, ma non tali da sfociare in atti criminali».
Clun, dopo aver frequentato il liceo scientifico Galilei di Trieste, si è laureato in Giurisprudenza nel capoluogo giuliano prima di approdare in Genertel. Dopo un’esperienza in Automarocchi è finito in Regione Fvg, in qualità di specialista tecnico-amministrativo (categoria D). Ruolo che ricopre anche attualmente. Sul fronte politico, dopo un avvicinamento ad Alleanza Nazionale in gioventù, ha trovato la sua collocazione naturale in CasaPound, tanto da diventarne uno dei leader a livello regionale.
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