Scarica Pokémon go e si ritrova invasa da immagini porno

Ragazza pordenonese protesta: «Non posso più lavorare» Compagnia telefonica con le mani legate. «Sei una dei tanti»

PORDENONE. E’ la moda del momento in buona parte del pianeta, e c’è anche chi – è successo in Nuova Zelanda – si licenzia pur di poter giocare con una app dal successo senza precedenti.

Ma non è soltanto dorato il mondo dei Pokemon Go, l’applicazione per smarthpone che consente di trasformare l’ambiente circostante nella piattaforma di un videogioco. Lo sa bene una giovane residente nel Friuli occidentale che, dopo aver scaricato per curiosità la app, si è ritrovata il telefono zeppo di virus, sistemi di danneggiamento che le hanno riempito lo smartphone di applicazioni hot e pubblicitarie.

Pokemon Go, un fenomeno che sta contagiando il mondo

«Sei la prima di una lunga serie di giocatori che lamenteranno problemi del genere» si è sentita dire la giovane nel negozio dove ha sottoscritto l'abbonamento telefonico.

Fortunatamente, al momento della sottoscrizione del contratto, la ragazza aveva impostato il blocco dei costi aggiuntivi relativi a servizi a pagamento, quali sono le app installatele dai virus nel suo smartphone.

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Rimane il danno professionale. «Mentre telefono, invio un messaggio o faccio qualunque azione con il cellulare, mi compaiono immagini di donne seminude, in particolare asiatiche – ha spiegato la pordenonese –. Altrimenti, compaiono spot pubblicitari: lavorare in questo modo è quasi impossibile».

Va detta una cosa: la giovane non aveva installato antivirus, cosa che ha provveduto a fare solo dopo che il suo telefono era stato colpito. «Non sono una grande appassionata di tecnologia – ha detto –. La app Pokemon Go è l'unica che ho scaricato: questo dimostra che la responsabilità dei virus è di tale applicazione».

La giovane ora sarà costretta a rivolgersi al rivenditore dello smartphone, visto che la sua compagnia telefonica non è riuscita a risolvere il problema.

Gli effetti collaterali sulla nostra volontà
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E non è detto ci riesca nemmeno il negoziante. «Anche se non avevo installato alcun antivirus, e non lo avevo fatto perché non avevo mai scaricato app, non credo sia positivo che da quella che è la moda del momento possano conseguire problemi come quelli che sto avendo io – ha osservato –. Per carità, nulla di irreparabile, ma sono situazioni comunque fastidiose. Allo stesso modo, non ritengo giusto che per evitare questo tipo di problemi mi debba comprare determinati tipi di telefoni».

I giocatori di Pokemon Go, anche in provincia di Pordenone, sono avvisati: inseguire, catturare e poi allenare i simpatici personaggi del “videogioco itinerante”, potrebbe riservare sgradite sorprese.

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