Salvini a Basovizza: "I bimbi morti nelle foibe e i bimbi di Auschwitz sono uguali. Non esistono martiri di serie A e vittime di serie B"

TRIESTE. Solenne cerimonia alla Foiba di Basovizza, sul carso triestino, in occasione del Giorno del ricordo, ricorrenza istituita nel 2004 per ricordare le vittime delle foibe, l'esodo giuliano-dalmata e le drammatiche vicende del confine orientale negli anni a cavallo del secondo dopoguerra, alla presenza del vicepremier Matteo Salvini, del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, del presidente del Fvg Massimiliano Fedriga, del sindaco di Trieste e delle autorità civili e militari.
Prima della liturgia con la messa di suffragio celebrata dall'arcivescovo di Trieste, mons. Giampaolo, hanno fatto il loro ingresso al monumento nazionale i Gonfaloni di Trieste e Muggia. Presenti anche i gonfaloni della Regione Fvg e dei Comune di Duino-Aurisina.
Dopo la cerimonia dell'alzabandiera, sono state deposte corone commemorative davanti alla grande foiba per rendere onore ai martiri delle foibe. Tra le istituzioni, presenti il ministro degli Interni, Matteo Salvini, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza e diversi parlamentari.
Alla cerimonia presente un picchetto del Reggimento Piemonte Cavalleria e diverse associazioni combattentistiche, sodalizi patriottici e rappresentanze legate agli esuli. Oltre quattrocento - spiegano gli organizzatori - gli studenti provenienti da diversi istituti di Italia, che hanno aderito al progetto «Le tracce del Ricordo» ideato dal Comune e dalla Lega Nazionale di Trieste. Salvini ha deposto una corona di alloro in ricordo delle vittime e ha ricevuto l'applauso delle migliaia di persone presenti.
Alla cerimonia a Basovizza, dove l'arcivescovo di Trieste ha officiato la messa solenne in suffragio, hanno presenziato anche la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni che al suo arrivo è stata accolta con affetto da parte delle tante persone presenti a Basovizza, il vicegovernatore e Fvg, Riccardo Riccardi, e diversi parlamentari.
Foibe e Auschwitz sono uguali. «I bimbi morti nelle foibe e i bimbi di Auschwitz sono uguali. Non esistono martiri di serie A e vittime di serie B». Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini parlando alla Foiba di Basovizza-Trieste alla cerimoni del Giorno del Ricordo. «Non esiste un però per Auschwitz e un però a Basovizza. Sono criminali gli uni e sono criminali gli altri».
"La storia non si fermi". «Non ci sono martiri di serie A e martiri di serie B, ci sono vittime della follia criminale dell'uomo a volte si dimentica di essere uomo», ha aggiunto Salvini. «Oggi mi porto a casa qualcosa: verità, giustizia amore e libertà». «Farò tutto quello che sarà in mio potere da vicepresidente del Consiglio perché su tutti i banchi di tutte le scuole italiane la storia non si fermi, perché non ci siano stragi dimenticate - ha aggiunto - Per questo faccio affidamento su insegnanti su donne su uomini educatori liberi che portino in classe il passato affinché il futuro non riproponga mai orrori simili».
Social. Il ministro Salvini ha affidato ai social un primo commento sulla giornata: «Trieste, spettacolo unico. Oggi qui per onorare il sacrificio di migliaia di connazionali torturati, massacrati e gettati nelle Foibe, spesso ancora vivi, dai comunisti. La colpa? Essere Italiani? Chi nega uccide due volte. Noi non dimentichiamo». Così si è espresso su Twitter il vicepremier Matteo Salvini.
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