Record di visite, prorogata la mostra Morârs e Galete
FAGAGNA. Boom di visitatori a Morârs e Galete, l’esposizione inaugurata a maggio nella sala espositiva del palazzo municipale.
Visto lo strepitoso successo in termini di pubblico la mostra, che si sarebbe dovuta chiudere domenica 30 giugno, rimarrà aperta ancora per una settimana, fino a domenica 7 luglio.
Il progetto, che coinvolge oltre a Fagagna, i Comuni di Moruzzo e Rive D’Arcano, ha tra i suoi obiettivi quello di scongiurare la dispersione di un patrimonio materiale e immateriale prezioso ma in fase avanzata di estinzione.
«Nell’Ottocento il Friuli collinare – spiegano gli organizzatori – era pieno di essiccatoi e filande. A Fagagna non c’era nulla di tutto questo, ma c’era uno dei pochi Osservatori bacologici che aiutò i contadini a debellare le tante malattie che, a metà del diciannovesimo secolo, misero in ginocchio la seri-bachicoltura. Ecco perché tra i reperti si possono ammirare anche i rarissimi testi utilizzati per fare scuola ai contadini fagagnese: grazie al lascito Pecile – spiegano dall’esposizione – venivano organizzati dei corsi per chi si occupava di bachi da seta. Così i contadini fagagnesi, la domenica pomeriggio, anziché avere momenti di svago magari in osteria, frequentavano i corsi di bachicoltura».
In esposizione dagli attrezzi utilizzati per sminuzzare le foglie per i bachi nelle loro prime settimane, agli strumenti utilizzati nelle varie fasi della lavorazione del bozzolo. —
A.C.
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