Quel legame speciale con la pista di Gemona e con il Friuli: chi è Wayde Van Niekerk, l'uomo più veloce al mondo

Nel mondo dei 400 metri è il signore della velocità mondiale, il nuovo Bolt, il presente e il futuro dell'atletica mondiale. Lui è Wayde Van Niekerk, primatista del mondo alle Olimpiadi di Rio sui 400 metri con 43’03” con quella corsa in ottava corsia tipo pallottola imprendibile e, nel 2016, capace di correre i 200 metri con un fantasmagorico 19’88”.
Da qualche anno Wayde e i suoi compagni scelgono Gemona per gli allenamenti estivi. E proprio qui Van Niekerk ha scoperto di essere positivo al Covid19. La delegazione, che in Sudafrica aveva già effettuato un tampone (negativo), si è sottoposta alla quarantena: in queste prime settimane di soggiorno friulano non ha mai lasciato l’albergo gemonese se non per recarsi al campo d’atletica per gli allenamenti.
Il ritratto. Atleta rincorso (e strapagato a suon di milioni, ne ha preso uno solo per pubblicizzare un’Audi) dagli sponsor di tutto il mondo, la corsa e il talento scorrono nelle vene di Wayde. I suoi genitori, Odessa Swarts e Wayne van Niekerk, sono stati entrambi atleti di salto in alto e hanno trasmesso al figlio la passione per lo sport.
Quello che i signori van Niekerk non potevano immaginare è che il figlio, a soli 25 anni, avrebbe battuto i record volando sulle piste di atletica. Wayde è nato il 15 luglio 1992 a Città del Capo, in Sudafrica. Ha frequentato il corso di studi in marketing studenteeting all’University of Free State di Bloemfontein. Presto, quella che era una passione, si è trasformata in una carriera promettente.
All'inizio ci sono solo i 200 metri, poi si specializza in seguito sui 400 m. Ora? È il sovrani indiscusso dello scatto mondiale, incoronato nelle olimpiadi di Pechino (dove, dopo aver battuto il muro dei 44 secondi, il giovane sudafricano è collassato ed è uscito in barella dalla pista).
I successi. Vincendo il titolo mondiale a Pechino 2015 è diventato il primo atleta africano capace di conquistare il titolo iridato sui 400 m piani, ottenendo all'epoca la quarta migliore prestazione di sempre della specialità.
Il 12 marzo 2016 Wayde van Niekerk entra nella storia dello sprint: stabilendo il proprio record personale sui 100 m con 9"98, diventa il primo, e finora l'unico, velocista nella storia a "scendere" sotto i 10" nei 100 m, sotto i 20" nei 200 m e sotto i 44" nei 400 m. Il 14 agosto dello stesso anno, ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016, vince la medaglia d'oro nei 400 m, stabilendo il nuovo record mondiale con il tempo di 43"03.
Nel 2017 migliora per due volte il record sudafricano dei 200 m piani: il 22 aprile, in occasione dei campionati nazionali, corre in 19"90, mentre il 5 giugno a Boston ferma il cronometro sul tempo di 19"84. Il 21 giugno dello stesso anno migliora anche il record personale dei 100 m piani, facendo registrare il tempo di 9"94.
Ai mondiali di Londra nello stesso anno, giunge secondo nei 200 m piani, mentre vince con facilità la medaglia d'oro nei 400 m piani, pur non avvicinando il proprio record mondiale a causa delle avverse condizioni meteorologiche e, dirà in seguito, di un dolore alla schiena che lo ha frenato per tutta la stagione e che lo obbligherà poi ad una conclusione anticipata della stessa. Ad ottobre, durante una partita a rugby per beneficenza, subisce una lesione al ginocchio che lo costringe ad una lunga riabilitazione e all'assenza dalle competizioni per il 2018.
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