Pomes vittorioso nella causa di lavoro contro l’ospedale

L’ex dirigente dell’Azienda ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone, Angelo Pomes, si prende una seconda rivincita, questa volta grazie al giudice del Lavoro del tribunale cittadino, e...
20080207 - ROMA - INFLUENZA: E' PICCO EPIDEMIA, 1,5 MLN A LETTO FINO OGGI . ESPERTI, STAGIONE PRECOCE MA MEDIA INTENSITA',BIMBI PIU' COLPITI. Un'immagine d'archivio del 17 ottobre 2006 mostra una bambina a letto con l'influenza. Raggiunto il picco dell'epidemia influenzale per la stagione 2007-8,l'incidenza dei casi infatti, affermano gli esperti, nelle ultime due settimane si e' stabilizzata, confermando che siamo al 'punto piu' alto' nella diffusione del virus. Oltre un milione e mezzo gli italiani che, sino ad oggi, sono finiti a letto con febbrone e dolori ANSA ARCHIVIO/FRANCO SILVI/ji
20080207 - ROMA - INFLUENZA: E' PICCO EPIDEMIA, 1,5 MLN A LETTO FINO OGGI . ESPERTI, STAGIONE PRECOCE MA MEDIA INTENSITA',BIMBI PIU' COLPITI. Un'immagine d'archivio del 17 ottobre 2006 mostra una bambina a letto con l'influenza. Raggiunto il picco dell'epidemia influenzale per la stagione 2007-8,l'incidenza dei casi infatti, affermano gli esperti, nelle ultime due settimane si e' stabilizzata, confermando che siamo al 'punto piu' alto' nella diffusione del virus. Oltre un milione e mezzo gli italiani che, sino ad oggi, sono finiti a letto con febbrone e dolori ANSA ARCHIVIO/FRANCO SILVI/ji

L’ex dirigente dell’Azienda ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone, Angelo Pomes, si prende una seconda rivincita, questa volta grazie al giudice del Lavoro del tribunale cittadino, e mette fine a una complessa vicenda che, suo malgrado, lo ha coinvolto a seguito di un’altra vicenda risoltasi a suo favore.

Angelo Pomes, 64 anni, si era dimesso nel 2006 dall’ospedale di Pordenone sulla base di una vicenda giudiziaria: a novembre di quell’anno il gup del tribunale Eugenio Pergola aveva deciso il «non doversi procedere» nei confronti del medico «perché il fatto non costituisce reato». Nella sostanza, non commise alcun illecito Pomes, nell’utilizzo di alcuni aghi di proprietà dell’Azienda ospedaliera nello svolgimento della sua attività di neurologo.

L’Azienda ospedaliera Santa Maria degli Angeli aveva soppresso la posizione di responsabile della neurofisiopatologia e malattie cerebro-vascolari, che aveva ricoperto lo stesso Pomes, non affidando al medico altri incarichi dirigenziali. Anzi: l’Azienda gli ordinò di lavorare nello stesso reparto di cui era stato responsabile, ma alla pari di tutti gli altri. In sostanza era stato demansionato. Ne seguì una trattativa per una quiescenza consensuale.

L’Azienda ospedaliera acconsentì all’accordo e Pomes rassegnò le dimissioni. Ma il giorno dopo, è la tesi sostenuta in sede processuale, l’ospedale disse che non era possibile rispettare l’accordo. Senza incarico e senza accordo, Pomes chiese il pagamento delle ferie arretrate (circa 15 mila euro ancora da percepire), promuovendo un decreto ingiuntivo davanti al giudice del lavoro. L’Azienda ospedaliera si oppose perché, a suo dire, Pomes si era dimesso senza preavviso e chiese fosse condannato a risarcire circa 21 mila euro quale indennità di mancato preavviso.

Il medico allora chiese al giudice del lavoro del tribunale di Pordenone, avvalendosi dell’avvocato Annalisa Del Col, di accertare la giusta causa delle dimissioni chiedendo il risarcimento danni per il demansionamento e per il mancato rispetto dell’accordo.

Il giudice Angelo Riccio Cobucci ha rigettato l’opposizione al decreto ingiuntivo avanzata dall’ospedale, riconoscendo che a Pomes la liquidazione delle ferie era dovuta. Quanto alle sue dimissioni per giusta causa, secondo il giudice erano illegittime per il solo aspetto formale, perché rassegnate con anticipo. Pomes è stato quindi condannato a pagare un’indennità di mancato preavviso pari a circa 21 mila euro. Ma il giudice del lavoro ha contestualmente dichiarato la sussistenza della dequalificazione di mansioni ai danni del dirigente Pomes, condannando l’Azienda ospedaliera a risarcire il medico con 25 mila euro oltre agli interessi legali, alla rivalutazione della somma e a due terzi delle spese legali. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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