Palmanova, la fortezza “scricchiola” e frana parte del muro del baluardo Contarini

La pioggia tra le cause del cedimento: mattoni trattenuti da reti di protezione Il sindaco Martines: iter burocratici impediscono di investire i fondi con rapidità

I mattoni sono trattenuti dalle reti di protezione ma il danno è evidente: un’ampia pozione del rivestimento del paramento murario si è staccata. È di sabato, 19 ottobre,l’ennesimo crollo che danneggia la cinta fortificata di Palmanova. Come ogni anno accade, con l’arrivo della brutta stagione, delle piogge, del maltempo, la fortezza “scricchiola” e perde qualche pezzo.

Questa volta a farne le spese è l’orecchione (vale a dire la parte laterale) di baluardo Contarini, nel tratto di mura che va da porta Cividale a porta Aquileia. Si tratta di un manufatto difensivo di epoca veneta, appartenente alla prima delle tre cerchie difensive della fortezza, quella riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Il primo strato di rivestimento della muratura (e in diverse porzioni anche il secondo) si è sgretolato.

Tromba d'aria si abbatte sul canale di Marano: colpite alcune abitazioni a Pertegada


Il degrado è in parte dovuto all’azione del tempo e degli agenti atmosferici che, negli anni, hanno causato un progressivo deterioramento dei materiali. Danni ai manufatti sono inoltre causati dall’azione delle piante che si spingono con le radici in profondità. Vi è poi da considerare l’azione di biodeterioramento, vale a dire i fenomeni di alterazione causati da organismi viventi, siano essi piante e arbusti o batteri.

Tromba d'aria a Marano, decine di pescherecci investiti dalla furia del vento


A favore della città stellata e dei suoi beni fortificati sono stati stanziati, a partire dall’accordo siglato nel 2016 dall’allora ministro Dario Franceschini (oggi ministro ai Beni e le Attività Culturali e il Turismo), dalla presidente della Regione Debora Serracchiani e dal sindaco Francesco Martines, 10 milioni di euro. «Le risorse – commenta il sindaco della città, Martines – ci sono. Ne servirebbero certo ancora altre e infatti continuiamo a chiederne allo Stato e alla Regione. Tuttavia il problema sono i tempi necessari a spendere questi fondi. I 2 milioni di euro stanziati dalla Regione sono già stati impiegati o lo saranno a breve per il rifacimento del tetto della caserma Filzi, gli interventi sulla caserma Piave e, a breve, per l’accesso a porta Aquileia e per la sua controporta», aggiunge il primo cittadino di Palmanova.

Ma ben più complesso è l’iter burocratico che deve portare all’impiego delle risorse di provenienza statale. «La strada, tra pareri, autorizzazioni, istruttorie per opere d’importi anche elevati è – prosegue Martines – inevitabilmente complessa». I primi 3 milioni dello Stato saranno impiegati (in corso progettazioni esecutive e definitive) per la sistemazione di baluardo Donato, per il cedimento di baluardo Dal Monte, per il completamento del percorso sull’anello che costeggia il fossato, per la controporta di porta Cividale, per la galleria che conduce alla lunetta presso il cimitero e per il tetto di porta Udine. «Mi auguro – così Martines – che nel 2020 si completino le progettazioni e s’inizino le opere».

Il Comune ha ottenuto l’ok della Soprintendenza allo studio di fattibilità che prevede l’impiego di questi fondi in diverse opere, come l’ampliamento del sistema delle gallerie, l’illuminazione dell’anello basso dei bastioni, la realizzazione di un punto panoramico sulla torre piezometrica. «Ora – aggiunge Martines – dobbiamo far partire l’iter progettuale e autorizzativo».

L’allarme per la città stellata è stato lanciato nel 2014 quando cedette il rivellino tra i baluardi Villachiara e Contarini. È dello stesso anno il cedimento di un cornicione all’ex caserma Ederle, la caduta di una tavella da porta Udine e il crollo del tetto della Filzi. Il 2015 aveva portato con sé il cedimento di una parte del baluardo Garzoni. Un anno dopo ha subito danni la controporta di porta Cividale. L’ultimo crollo di una certa importanza è datato settembre 2017, del paramento murario di baluardo Grimani. Un susseguirsi di eventi che hanno causato una vera e propria mobilitazione per la città stellata, alla quale ha contribuito anche il Messaggero Veneto con la campagna “Sos Palmanova”.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto