Paga la ditta sbagliata: Comune rischia il crac

Colossale equivoco a Lusevera: mezzo milione arriva su un altro conto corrente. Soldi a una società di Treviso che li restituisce solo in parte e ora è in liquidazione
Lusevera 20 Gennaio 2015. Varie del paese. © Petrussi Foto Press
Lusevera 20 Gennaio 2015. Varie del paese. © Petrussi Foto Press

LUSEVERA. Il ragioniere del Comune sbaglia gli estremi di un bonifico bancario e una società si ritrova mezzo milione di euro sul conto senza motivo restituendone poi solo una parte. All’appello mancano ancora 192 mila euro. E la giunta ha dato mandato a un legale per ottenere il risarcimento dei danni da Andrea Prevedello. Perché nel frattempo l’impresa Prevedello Isidoro srl è stata posta in liquidazione. Così il Comune di Lusevera, che già aveva avviato un’azione legale nei confronti della srl, adesso intende chiedere i danni all’ormai ex legale rappresentante della società, Andrea Prevedello in quanto persona fisica.

Il rischio è infatti quello di ritrovarsi con un buco da 192 mila nel bilancio che, se mai sarà coperto, potrebbe richiedere più tempo del previsto. Mettendo comunque in difficoltà le casse del municipio.

L’incredibile vicenda inizia il 18 febbraio dell’anno scorso quando per un errore materiale di caricamento del codice Iban, l’impresa Prevedello Isidoro srl di Ponte di Piave in provincia di Treviso si vede accreditare 514.840 euro che invece erano destinati alla Nagostinis srl di Villa Santina quale saldo per i lavori di completamento del percorso turistico delle Grotte di Villanova. L’errore nasce probabilmente dal fatto che le due aziende si erano riunite in un’Associazione temporanea di imprese (Ati) e in passato - hanno chiarito dagli uffici - quello stesso codice Iban era servito per pagare anche la Nagostinis.

Il sindaco difende gli uffici
Lusevera 20 Gennaio 2015. Varie del paese. © Petrussi Foto Press

Resta il fatto che un errore è stato commesso anche perché le società avevano informato il Comune delle modifiche dei rispettivi conti. Ad accorgersene è stata la stessa ragioneria che ha chiesto immediatamente la restituzione della somma indebitamente accreditata. L’impresa Prevedello Isidoro ha restituito subito 250 mila euro e successivamente altri 40 mila.

Poi, adducendo problemi di liquidità, la società si è accordata con il Comune per restituire i restanti 224.840 euro in sette rate mensili ciascuna da 32.120 euro. Dopo il primo pagamento del 21 maggio 2014 però, il Comune non ha più visto un euro. A quel punto, nel mese di settembre, la giunta ha dato mandato al sindaco di querelare l’impresa Prevedello Isidoro srl e a novembre è arrivata la decisione di agire anche nei confronti di Andrea Prevedello per ottenere il risarcimento dei danni. Nella delibera si legge infatti che l’impresa Prevedello Isidoro srl è stata posta in liquidazione e ha mutato ragione sociale in Costruire srl, cedendo e/o affittando nel contempo la propria azienda alla società Costruzioni Prevedello srl che, in base alle informazioni raccolte dal Comune, avrebbe avviato la procedura di concordato preventivo.

La società che si è intascata il mezzo milione insomma naviga in cattive acque e recuperare i 192.720 euro potrebbe essere più complicato del previsto. Un bel guaio per il Comune che si ritrova a sua volta a essere debitore della stessa somma nei confronti della Nagostinis, anche se al momento la società, informata di tutto, non ha intrapreso alcuna azione legale nei confronti dell’ente pubblico. Ma tra poche settimane sarà passato un anno da quell’errore di pagamento. E prima o poi qualcuno dovrà pagare il conto.

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