«Mercato settimanale in centro» Il dibattito in consiglio a Cividale

Approda oggi in aula una proposta che secondo l’opposizione è gradita ad ambulanti e commercianti E gli imprenditori di piazza della Resistenza rivogliono la “fiera” agricola. Si parla di sperimentazione
CIVIDALE. Dalle proteste alla mozione. Recepito il malumore degli ambulanti del mercato settimanale del sabato, parte della minoranza consiliare ha redatto un documento che riapre l’eterna querelle sulla collocazione delle bancarelle e chiede di riportarle in pieno centro storico. L’operazione, dicono Pd, Cittadini per Massimo Martina sindaco e Rinascita, andrebbe a vantaggio sia della categoria interessata, sia dei commercianti con sede fissa.


«Da tempo – rimarcano i consiglieri nel testo, che sarà discusso oggi in aula – negozianti e ambulanti invocano il ritorno delle bancarelle in centro, circostanza che garantirebbe un importante flusso di persone nel cuore di Cividale. Parallelamente si registra l’appello degli imprenditori di piazza Resistenza, che caldeggiano il ripristino, nella stessa, del mercatino agricolo di un tempo. Dal momento che gli spazi del centro sono a volte concessi, nei giorni festivi, ad ambulanti diversi da quelli protagonisti del mercato settimanale chiediamo di affrontare quanto prima il problema e pianificare sperimentazioni periodiche».


Una serie di test, insomma, per capire quale possa essere la soluzione più funzionale per soddisfare il maggior numero di persone. Nel contempo, sollecita l’opposizione, andrebbero organizzate «audizioni periodiche con gli operatori economici, sia del mercato che del commercio fisso», per un confronto costante e costruttivo fra le parti.


La mozione, dunque, impegnerebbe il sindaco a predisporre una «proposta organica» nel campo specifico. Il caso mercato è riesploso, dopo un periodo di calma apparente, quando gli ambulanti (da un paio d’anni sistemati a ridosso dell’ex stazione ferroviaria, fra il braccio dismesso di statale e l’attiguo parcheggio) hanno lanciato un grido d’allarme per il progressivo ritiro di tanti colleghi, conseguente alla scarsa affluenza di clientela, a sua volta effetto – secondo gli interessati – della dislocazione “periferica” delle bancarelle.


Nell’arco degli ultimi mesi il numero dei venditori si è quasi dimezzato e le prospettive sono di ulteriori abbandoni.


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