Maxi-vitalizio a Salvador che anticipa la riscossione

Consiglio regionale, il 19 novembre l’esponente Udc compie 55 anni e riceverà 4.388 euro al mese. Rivisti i finanziamenti ai gruppi per le quote rosa: ci guadagnano Pd e grillini

UDINE. «Sarò lapideo (fatto di pietra)». Maurizio Salvador, ex Dc, ex Forza Italia, oggi Udc (se esiste ancora), riporta sul suo sito internet quella e altre gaffe ascoltate nei Consigli comunali. Lapidario era l’aggettivo da usare. Lapidarie come le sentenze dei cittadini sulle istituzioni dove si è largheggiato per troppi anni. Come in Fvg, che oggi può garantire anche a Salvador un vitalizio da 4 mila 388 euro lordi al mese. A 55 anni. Non ha nemmeno aspettato il 55º compleanno Salvador, che conosce bene la lentezza della burocrazia e della macchina-Regione, ne ha fatto parte per 15 anni. La domanda di riscossione dell’assegno è stata presentata da giorni, ieri l’Ufficio di presidenza del Consiglio ha dato l’ok – il vitalizio è un diritto dell’ex consigliere – e così mercoledì 19 novembre, quando compirà 55 anni, Salvador lo potrà festeggiare da pensionato di lusso, pur mantenendo anche il posto di dirigente in banca.

Già sindaco di Barcis, il centrista ha fatto ingresso in Consiglio regionale il 13 luglio 1998 eletto tra le fila di Fi, partito con cui è stato rieletto nel 2003. Nel 2008, invece, Salvador scelse l’Udc e fece bene, perché si guadagnò la rielezione per la terza volta. È rimasto in Consiglio fino al 12 maggio 2013. Sposato, due figli, Salvador è funzionario della Banca popolare Friuladria – dov’è rientrato dopo 15 anni di aspettativa –, è presidente regionale della Motonautica, ideatore del premio letterario “Giuseppe Malattia della Vallata” di Barcis e con Vittorio Sgarbi è co-fondatore del premio “Bruno Cavallini” di Pordenone. Chiedendo l’anticipo a 55 anni, invece di aspettare i 60 o rischiare addirittura di dover arrivare a 65, la “pensioncina” regionale di Salvador è stata ridotta del 5 per cento. Il vitalizio è stato cancellato in Fvg, almeno per i consiglieri debuttanti dal 2013. Per chi ha già fatto una o più legislature i vitalizi esisteranno ancora. Lapidei.

Regione, bonus per i poveri e tagli ai vitalizi

Dal 12 si lavora ai tagli
Ieri il presidente del Consiglio Franco Iacop (Pd) ha convocato il primo incontro del gruppo di lavoro che elaborerà la legge per tagliare i vitalizi agli ex consiglieri. Del team farà parte un esponente di ciascun gruppo (otto persone) e Iacop, che coordinerà i lavori. I tagli entreranno in vigore nel 2015, già a gennaio se la legge sarà approvata in Consiglio a dicembre, o al massimo a febbraio. E così per tutti la pensione scatterà a 65 anni, verrà ridotta per tre anni da un minimo di 6 a un massimo del 15 per cento mentre la reversibilità passerà dal 50 al 60 per cento. Sarà anche introdotto un tetto al cumulo di più vitalizi e alla somma tra una pensione e lo stipendio per altri incarichi pubblici.

I primi numeri del bilancio 2015

L’Ufficio di presidenza del Consiglio ha appena dato una sbirciatina alle cifre, senza approvare nulla. «Ma le prime indicazioni – spiega Iacop – ci dicono che il bilancio di previsione 2015 per il funzionamento del Consiglio sarà in linea con quello dell’anno scorso». Ancora, quindi, il costo dei vitalizi agli ex (come riportato in tabella) costerà più delle indennità agli attuali 49 eletti, sproporzione in vigore da quest’anno, perché nel 2013 sono stati ridotti gli stipendi dei consiglieri. Su alcuni capitoli ci saranno ulteriori risparmi, avviati l’anno scorso, e comunque il bilancio 2015 dovrebbe chiudere in leggera flessione rispetto a quello del 2014.

Ecco quanto hanno lavorato i nostri parlamentari nel 2014
20051115 - ROMA - POL - DEVOLUTION: AL SENATO TUTTO PRONTO PER RUSH FINALE. PER DOMANI PREVISTO VIA LIBERA A NORMA COSTITUZIONALE - Una foto scattata oggi dell'aula di Palazzo Madama a Roma dove e' cominciato stamani il dibattito sulla Devolution. La norma costituzionale dovrebbe avere il via libera finale del Parlamento domani. BRAMBATTI/ANSA/MNE

Più soldi al Pd e al M5S

Con tutti le fughe dei consiglieri da un gruppo all’altro l’Ufficio di presidenza ha anche dovuto rideterminare le quote dei contributi per il funzionamento delle compagini di Consiglio. A guadagnarci sono il Pd e i Cinque stelle. Perché, come da regolamento, maggiori fondi vengono assegnati ai partiti che hanno donne. Ma, il blitz fu notturno e venne fatto dopo l’addio al Pdl di Alessia Rosolen, le nuove regole stabiliscono che se un eletto si sposta da un gruppo all’altro i soldi a lui assegnati restano al primo gruppo al quale ha dichiarato di aderire. Oggi la Lega è sparita e aveva due donne. Quei soldi, quindi, non potendo essere trasferiti al Misto, vengono divisi tra Pd e M5S, le uniche forze che hanno donne. Ai dem andranno 3 mila 186 euro in più al mese, ai cinque stelle mille 912.

Nuova Autonomia responsabile

Cambiano i ruoli all’interno del gruppo di Autonomia responsabile (Ar), la civica creata da Renzo Tondo. Che ha lasciato il Misto per andare a guidare la “sua” creatura. Il vice capogruppo è Roberto Revelant, mentre Giuseppe Sibau ha il compito di consigliere segretario. Si sfila quindi da ogni ruolo l’ex capogruppo di Ar Roberto Dipiazza.

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