Matrimonio in ospedale e poche ore dopo muore

Grande dolore a Latisana per Alessandra Berti, giovane madre di 34 anni. Le nozze celebrate dal sindaco Sette
LATISANA.
Solo venti giorni fa scriveva ai suoi amici di Facebook «quelli come noi non mollano mai». E invece lei ha dovuto arrendersi. Ha vinto il male, una malattia più forte dei suoi 34 anni appena compiuti e da lunedì pomeriggio Alessandra Berti non c'è più. Di lei rimane il ricordo di una ragazza tenace e sorridente, rimane un bambino ricciolino e biondo come un angioletto, rimane un marito, Emanuele Pittao.


«Vorrei sposarmi» aveva raccontato qualche settimana fa al sindaco di Latisana, Micaela Sette, quando era andata in Comune per preparare gli incartamenti per le pubblicazioni: un progetto inseguito e che ora, quando credeva di stare meglio dopo le ultime cure, avrebbe messo in atto con calma come una grande festa. Invece, dopo il ricovero di sabato, la situazione è precipitata e lunedì mattina il sindaco ha raggiunto lei e il suo compagno in ospedale e li ha uniti in matrimonio: poche ore dopo Alessandra è spirata.


La scoperta del male due anni fa, pochi mesi dopo la nascita del suo bambino: per Alessandra Berti inizia un calvario di ricoveri e cure, «ma i medici le avevano sempre dato speranze - ricorda il sindaco Sette - dicendole che ce l'avrebbe fatta».


Ma il male che sembrava sconfitto qualche settimana fa si è ripresentato più devastante che mai: una situazione disperata contro la quale i medici hanno messo in campo una terapia massiccia, senza riuscire a strappare la 34enne alla sua sorte. Oggi pomeriggio, alle 16, nella chiesa parrocchiale di Gorgo la frazione dove Alessandra era tornata a vivere per avere vicina la sua famiglia in un momento così difficile, si svolgeranno i funerali della giovane.


Laureata all'università di Trieste, per alcuni anni Alessandra Berti si è occupata della cronaca di Latisana per il
Gazzettino
collaborando per un breve periodo anche al telegiornale di
Antenna 3
. Il calcio e l'Udinese le sue grandi passioni: ultrà fedelissima della curva nord proprio sugli spalti dello stadio aveva conosciuto il suo grande amore.


«Celebrare quel matrimonio lunedì mattina è stata la cosa più triste che mi è capitato di fare in tutti questi anni di mandato - ha confessato il sindaco Micaela Sette, che in questi due anni aveva seguito da vicino il calvario di Alessandra, conoscendo bene anche la famiglia - e il mio pensiero in questo momento va proprio alla sua mamma e al suo papà messi davvero a dura prova dalla vita».


©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto